Pace contributiva 2.0 per i lavoratori privi di anzianità assicurativa: come riscattare i contributi non versati

Nella sua circolare, l'Inps ha spiegato che la facoltà in questione non dovrà in ogni caso essere finalizzata alla valorizzazioni dei periodi di inadempienze contributive

Inps (Foto archivio)
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I chiarimenti sui contributi riscattabili sono contenuti in un documento dell’Inps

Per tutto il 2024 e fino a tutto il 2025 i contribuenti italiani potranno colmare vuoti contributivi con versamento volontari all'ente di previdenza per il periodo contributivo che va dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023 per un periodo che non può in ogni caso superare i cinque anni contributivi. A chiarire questo aspetto della nuova normativa è stata la stessa Inps con la circolare n. 69 del 2024 con la quale sono stati spiegati nei dettagli i contenuti della nuova Pace Fiscale introdotta con l'ultima legge di Bilancio.

I destinatari

I destinatari di questo provvedimento che consente di riscattare precedenti periodi contributivi, sono gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla Gestione separata. Secondo questa formulazione, a rimanere esclusi dalla possibilità di riscattare i periodi di vuoto contributivo sono gli iscritti alle casse professionali (es. psicologi, ingegneri, commercialisti, avvocati, etc).

I requisiti

La prima condizione da rispettare per poter riscattare i contributi non versati è l'assenza di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Questo vuol dire che prima del periodo di riferimenti, il contribuente non dovrà aver versato alcun contributo . In caso contrario, ogni pagamento che verrà effettuato sarà annullato d'ufficio con la restituzione di quanto pagato al contribuente. I contributi che invalidano qualunque forma di riscatto, sono quelli versati anche a titolo di contribuzione obbligatoria, figurativa o da riscatto. Il periodo da riscattare, in ogni caso, non dovrà risultare coperto da contribuzione obbligatoria, figurativa o volontaria, altrimenti non sarà possibile l'esercizio di tale facoltà.


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Come presentare la domanda

Il periodo utile per riscattare i contributi va dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi. Nella sua circolare, l'Inps ha spiegato che la facoltà in questione non dovrà in ogni caso essere finalizzata alla valorizzazioni dei periodi di inadempienze contributive da parte del datore di lavoro. L'onere da versare per il riscatto dei contributi dovrà essere determinato attraverso il meccanismo dell’aliquota percentuale di cui all’articolo 2, co. 5 del dlgs n. 184/1997. La domanda per riscattare i contributi non versati dovrà essere presentata online tramite il sito INPS. Si potrà anche scaglionare i pagamenti anche in 120 rate mensili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.