Papa Francesco, ecco perché gli fu asportata una parte del polmone destro quando aveva 21 anni
Come sta Papa Francesco, perchè gli fu asportata una parte del polmone destro quando aveva 21 anni e cos'è una lobetcomia polmonare
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Le condizioni attuali di salute di Papa Francesco
I fedeli hanno vissuto momenti di apprensione per le notizie giunte qualche giorno fa sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma da venerdì 14 febbraio. Le sue analisi del sangue mostrano adesso un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori, come riportato nel bollettino divulgato ieri sera, mercoledì 19 febbraio, dalla Sala stampa vaticana. Le condizioni del Santo Padre sono stazionarie. Nell'ospedale romano è sottoposto a cure per una serie di problematiche che si sono manifestate in contemporanea. Inizialmente è stato ricoverato per bronchite, che aveva provocato evidenti difficoltà respiratorie, la sua situazione ha mostrato segni di peggioramento nei giorni successivi. All'inizio della settimana, infatti, gli è stata diagnosticata un'infezione polimicrobica delle vie respiratorie, complicata dalla presenza di una polmonite bilaterale, come è stato messo in evidenza dal Vaticano.
Dove è andata l'attenzione mediatica
Nonostante i bollettini ufficiali della Sala Stampa non abbiano fatto riferimento alla questione, una vasta attenzione mediatica sulle condizioni di salute di Papa Francesco ha riportato alla luce un particolare già noto. Quando aveva 21 anni, a Jorge Bergoglio fu asportato un piccolo segmento del polmone destro a causa di un'infezione. Questo intervento, nel gergo medico è conosciuto come lobectomia polmonare, è stato menzionato dallo stesso Papa Francesco in diverse interviste, dove lo ha descritto come un “momento difficile" della sua vita.
L'intervento di asportazione di un lobo del polmone
Come riporta Fanpage.it, dell'episodio suddetto di tantissimi anni fa, si hanno poche informazioni, se non quelle rivelate durante le interviste in cui il Pontefice ha fatto cenno all'accaduto. Una di queste è stata condotta dal medico e giornalista argentino Nelson Castro, e trattata nel suo libro “La Salute dei Papi – Medicina, complotti e fede da Leone XIII a Francesco", pubblicata nel 2021. Nel testo, il Santo Padre ha raccontato un episodio risalente all'agosto del 1957, quando, durante il suo secondo anno di seminario a Villa Devoto, Buenos Aires, si diffuse un'epidemia influenzale che colpì anche lui. A differenza dei suoi compagni che si ripresero senza grossi problemi, lui si trovò in una situazione più delicata: la febbre non accennava a scendere e le sue condizioni di salute peggioravano. Per questo motivo, il direttore del seminario decise di farlo ricoverare in ospedale affinché fosse visitato. Il Pontefice ha spiegato che, all'epoca, la mancanza degli strumenti moderni per fare diagnosi, come una RM e la TAC, rese la diagnosi decisamente complessa: i medici scoprirono che nel lobo superiore del polmone destro erano presenti tre cisti, oltre a un versamento pleurico bilaterale. Dopo diversi mesi di terapia, gli specialisti arrivarono alla conclusione che fosse necessario asportare il lobo malato per prevenire il rischio di recidiva. Rivolgendosi a Castro, Papa Francesco ha descritto l'operazione come “cruenta", con un “postoperatorio doloroso" ed emotivamente impegnativo. Per fortuna, il decorso dopo l'intervento si rivelò positivo ma lento. Il Pontefice ha rassicurato che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, L'intervento non ha comportato problemi respiratori né complicazioni che potessero compromettere la sua vita futura. Ha anche specificato che, dopo l'operazione, “il polmone destro si è espanso fino a occupare tutto l'emitorace omolaterale", tanto che nemmeno un pneumologo esperto, se non informato, potrebbe accorgersi dell'assenza del lobo asportato.
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Cos'è una lobectomia polmonare
La lobectomia polmonare è un intervento chirurgico che consiste nell'asportazione di uno dei lobi del polmone. Quest'ultimo è suddiviso in lobi, quello destro ne ha tre, mentre quello sinistro ne ha due. Quest'operazione chirurgica può rendersi necessaria in presenza di addensamenti patologici, come tumori, sia benigni che maligni, o a seguito di infezioni. L'obiettivo principale è salvaguardare il tessuto polmonare sano rimuovendo solo la parte compromessa. Secondo quanto riportato dal Policlinico Sant'Orsola, in assenza di complicazioni, il recupero completo dopo l'operazione avviene in linea generale nel giro di tre mesi.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
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