
La tomba di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore
La tomba di Papa Francesco sarà collocata nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, la decisione era già stata presa dallo stesso Jorge Mario Bergoglio che ha scelto di essere sepolto vicino alla statua della Madonna della Salvezza del Popolo Romano. Questa chiesa è nota come la Betlemme d’Occidente, poiché sotto l’altare conserva cinque pezzi di legno ritenuti parte della Sacra Culla di Gesù. Sulla bara del Santo Padre sarà incisa solamente la parola “Franciscus”. Perché il Pontefice ha scelto questo luogo per la sua sepoltura? Fondamentalmente ci sarebbe un sogno premonitore che ha avuto come protagonista la Madonna, insieme a un benefattore che ha deciso di farsi carico delle spese per la sua tumulazione.
Il Papa e la basilica, le istruzioni sulla sepoltura
La cassa funeraria del Papa sarà trasferita qui sabato 26 aprile, immediatamente dopo i funerali che si terranno sul sagrato di San Pietro. La sua ultima dimora sarà una nicchia nella Cappella Paolina, dove riposano già San Pio V e Paolo V Borghese. Si può accedervi dal lato sinistro della navata centrale, anche se attualmente vi è una struttura di legno con un lucchetto che ne limita l’accesso e oscura la visuale. Diversamente, si può entrare direttamente dalla Cappella Paolina, passando tramite la Cappellina di Santa Francesca Romana, appartenente alla famiglia Sforza. Nel testamento di Papa Francesco datato 29 giugno 2022, Bergoglio ha espresso il desiderio che il suo ultimo viaggio terreno si concluda in questo antico santuario mariano, dove si recava per pregare all’inizio e alla fine di ogni Viaggio Apostolico. Di seguito le istruzioni sulla sepoltura, dove Francesco chiede che la sua tomba sia sistemata nel loculo della navata laterale. Il sepolcro dovrà essere semplice, realizzato nella terra, privo di ogni ornamento e con un’unica iscrizione: Franciscus. Bergoglio aggiunge che le spese per la preparazione della sua sepoltura saranno coperte dalla somma che ha destinato a un benefattore, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il Pontefice ha continuato a dare le sue istruzioni, scrivendo di avere già fornito le necessarie indicazioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Chi è il monsignor Makrickas
Rolandas Makrickas, 53 anni, originario della Lituania e attuale Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, è l’unica persona menzionata nel testamento del Papa, designato per ricevere istruzioni riguardo al suo ultimo viaggio terreno. In un’intervista esclusiva con il Messaggero, svela che il benefattore che ha finanziato la tomba di Papa Francesco sarà presente al funerale, ma rimanendo nascosto, invisibile agli occhi di tutti, incluso lui stesso. Makrickas racconta a Stefania Piras che tutto è cominciato durante un incontro con il Pontefice avvenuto a maggio 2022, nel quale si affrontarono vari argomenti, tra cui la necessità di interventi sulla cappella Paolina. In quell’occasione, l’Arciprete ha proposto al Papa l’idea di considerare la possibilità di stabilire la sua tomba presso la Basilica, data la sua frequentazione abituale.
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Il sogno premonitore
A quel punto, il monsignore ricorda che il Santo Padre gli ha sorriso e gli ha fatto notare che i papi vengono sepolti in San Pietro. Nonostante ciò, successivamente cambiò idea. Bergoglio lo chiamò dopo una settimana per confidargli che la Madonna gli aveva detto che era tempo di preparare la sua tomba. Poi aggiunge con gioia che la Madonna non si era dimenticata di lui. Poi, la decisione. «Mi ha detto semplicemente: “Trova un posto per la mia tomba, perché desidero essere sepolto in questa basilica e tu sei stato un po’ profeta”. È stato l’intervento della Madonna; io non sono il vero protagonista». Francesco gli ha fornito le istruzioni per la tomba che doveva essere semplice come la sua vita. Era importante per lui che fosse umile ed essenziale. Per questo, la tomba porterà solo l’iscrizione del suo nome, Franciscus, e la sua croce pettorale, quella che indossava sia da vescovo che da Papa, ma in una versione più grande. Un altro particolare: la sua tomba sarà realizzata con marmo proveniente dalla Liguria, la terra dei suoi antenati.
Il benefattore
Makrickas menziona anche il benefattore che si farà carico delle spese per la tomba di Papa Francesco e dice di non conoscerlo. Dice che il Pontefice gli ha semplicemente riferito riguardo ai costi che c’è una persona che desidera compiere questo gesto. Il monsignore dice che stiamo assistendo a un precedente inedito. In pratica, specifica che siamo di fronte a un Papa, probabilmente il primo nella storia, che si è pensato la sua tomba in modo autonomo, o che comunque se ne è preoccupato personalmente. Makrickas confessa anche che il benefattore probabilmente sarà presente al funerale, anche se non ne è certo, visto che ignora chi sia questa persona. A partire da oggi, ci si attende un notevole flusso di fedeli. Il monsignore dice che la basilica non è molto ampia, è la più piccola delle quattro basiliche, ed è per questo che si forma subito la fila. Aggiunge che con un po’ di pazienza, ciascuno potrà entrare e visitare la futura tomba di Papa Francesco. Concludendo, Makrickas descrive il Pontefice dicendo che era un pastore che amava profondamente la sua missione di vescovo e sacerdote, con una premura particolare per i più bisognosi e che viveva il Vangelo in modo autentico e profondo.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.