Papa Francesco, sveglia all'alba e il malore alle 7: le ultime ore del Pontefice
Le ultime ore in vita di Papa Francesco. Il suo ultimo giorno e la possibile causa della sua morte
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Papa Francesco si è svegliato all'alba, poco dopo è morto
Dopo la tristissima notizia della morte di Papa Francesco, tutti i fedeli si sono chiesti quale sia stata la causa. Fonti vaticane, secondo numerosi media nazionali e internazionali, hanno ricostruito gli ultimi momenti in vita di Jorge Mario Bergoglio. Il Santo Padre si è svegliato come al solito alle 6 del mattino, nella sua residenza di Casa Santa Maria. I suoi collaboratori lo hanno trovato in condizioni discrete, anche se il suo stato di salute era già gravemente compromesso da giorni. Poco dopo circa un'oretta dal risveglio, il Pontefice ha accusato un malore improvviso. Il personale medico presente in Vaticano è prontamente accorso in suo aiuto, ma, come recita il comunicato ufficiale, alle 7:35 Papa Francesco si è spento. La causa del decesso sarebbe stata un ictus, sopraggiunto contestualmente a un grave problema cardiocircolatorio. Tali difficoltà cardiache erano già emerse nel corso del lungo ricovero del Santo Padre a causa di una polmonite bilaterale, durato 37 giorni. E' quanto riportato da tgcom24.mediaset.it.
Uno stato di salute fragile, nonostante un cuore forte
La salute di Papa Francesco era già fortemente compromessa. Nei giorni che hanno preceduto la sua morte, era stato ricoverato al Policlinico Gemelli per via di gravi infezioni respiratorie. Una profonda preoccupazione era insorta dopo le tre crisi affrontate, tanto che era stata messa in programma una fase di convalescenza caratterizzata da ventilazione assistita e isolamento. I medici avevano raccomandato al Pontefice di limitare ogni attività, ma lui, nonostante fosse consapevole della fragilità del suo stato di salute, aveva deciso di non rinunciare ai suoi impegni, spinto dalla ferma volontà di restare vicino al suo popolo. I medici hanno sempre descritto il cuore del Santo Padre come “forte fino all'ultimo", nonostante un quadro clinico complesso. D'altro canto, ha sempre dovuto affrontare problemi respiratori che lo hanno accompagnato per tutta la vita. A soli 21 anni, infatti, subì un intervento nel quale gli fu rimossa una parte del polmone, come aveva raccontato lui stesso al dottor argentino Nelson Castro. Anche in età avanzata, era spesso costretto a sottoporsi a terapie per bronchiti e infezioni polmonari.
L'ultimo giorno del Santo Padre
Fino all'ultimo momento, Papa Francesco ha desiderato vivere il suo ministero con intensità. Appena un giorno prima di spegnersi, ha incontrato il vicepresidente degli USA, J.D. Vance, e nei giorni precedenti ha avuto colloqui con re Carlo e altri leader di spicco. Nel corso del tradizionale bagno di folla della domenica, alcuni hanno notato un aggiuntivo irrigidimento del suo braccio, un respiro più affannoso e persino una persona che gli massaggiava le spalle per alleviare la tensione. Nonostante ciò, Bergoglio ha voluto che quel giorno rimanesse inciso nella memoria non per la sua malattia, ma per il suo accorato appello alla pace e all'umanità.
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La possibile causa della morte del Papa: cos'è un ictus emorragico
L'ictus che ha colpito Papa Francesco è stato di tipo emorragico, una delle forme più gravi e imprevedibili di incidente cerebrovascolare. Questa tipologia di ictus sopraggiunge quando un vaso sanguigno nel cervello si rompe, causando una fuoriuscita di sangue nei tessuti cerebrali. Tale sanguinamento compromette in modo rapido le funzioni vitali e può provocare gravi danni neurologici, fino a portare, nei casi più gravi, alla morte. Diversamente dall'ictus ischemico causato dall'ostruzione di un'arteria, l'ictus emorragico è spesso più letale e richiede un intervento medico immediato. Le condizioni che possono incrementare il rischio di un ictus emorragico comprendono la pressione alta, la fragilità vascolare e patologie cardiocircolatorie preesistenti, tutte presenti nel quadro clinico del Pontefice. Il malore che lo ha colpito, avvenuto all'interno del suo appartamento, ha lasciato troppo poco margine d'intervento, aggravato da un già precario stato di salute.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
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