"Papà ha colpito la mamma": bimba di 7 anni chiama il 112. Le parole del carabiniere che ha risposto alla chiamata

“Papà ha colpito la mamma": bimba di 7 anni chiama il 112

La chiamata di una bambina di soli 7 anni ha permesso di localizzare l'appartamento nel quale un 39enne stava pesando la moglie per punirla dopo che quest'ultima lo aveva appena denunciato in caserma dopo anni di soprusi. L'intervento tempestivo di una pattuglia dell'Arma – come riportato da “Repubblica.it" – ha consentito ai Carabinieri di mettere in salvo la donna 34enne ed i suoi 3 figli.

Le due chiamate della bambina: il racconto del carabiniere

La bimba di 7 anni aveva imparato quel numero (112) così importante a memoria e proprio la sua telefonata – come si legge su “Repubblica.it" – ha permesso di far scattare la catena di intervento e soccorso. Quando la mamma, infatti, ha iniziato a subire l'aggressione, la piccola ha preso il cellulare della donna ed ha composto il numero. Prima c'è  stata una prima telefonata che è durata pochi secondi, nel corso della quale la bimba è rimasta in silenzio: la chiamata in questione ha comunque permesso ai Carabinieri di capire che in quel momento era in corso una lite. Poi c'è stata una seconda chiamata avvenuta poco dopo, nella quale l'appuntato Ceciliani, rendendosi conto che dall'altra parte del telefono potesse esserci un minore, ha deciso di usare un “linguaggio da padre", riuscendo a conquistare la fiducia della bimba che gli ha spiegato: “Papà ha fato una botta in testa alla mamma".

Intervento tempestivo

A quel punto – come si legge su “Repubblica.it" – la telefonata è stata localizzata e si è compreso che la chiamata arrivava da Falconara: in tempi rapidi, dunque, si è arrivati ad individuare l'indirizzo esatto, collegando quella telefonata alla denuncia presentata dalla 34enne nigeriana solo poche ore prima. Il padre della bimba, inoltre, avrebbe anche minacciato la donna di ucciderla e poi di togliersi lui stesso la vita: è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni e maltrattamenti aggravati in famiglia. L'arresto è stato convalidato ed ora l'uomo si trova in carcere ad Ancona, mentre la donna e i suoi tre figli sono stati presi a carico dal Comune di Falconara.