Pasqua mia quanto mi costi? Il Codacons lancia l'allarme inflazione: “Uova e colombe a prezzi folli...”

Il Codacons ha offerto una panoramica degli aumenti dei prezzi dei prodotti legati alle tradizioni pasquali, soprattutto uova e colombe

Uova di Pasqua
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Uova di cioccolato e colombe costeranno di più e gli aumenti saranno davvero rilevanti

La Pasqua, oltre ad avere un profondo significato dal punto di vista religioso, porta con sé anche grandi tradizioni a livello culinario e gastronomico. Nel periodo pasquale le nostre tavole abbondano di dolciumi e prelibatezze di ogni genere, dalle uova di cioccolato alle colombe, Purtroppo, come ha avuto modo di spiegare il Codacons, la Pasqua 2025 rischia di pesare come un macigno sul portafoglio degli italiani a causa dell'aumento del costo delle materie prime che verrà scaricato proprio sulle nostre tasche.

Gli aumenti previsti

Si preannunciano rincari che potrebbero arrivare a sfiorare il 30% per le uova e il 21% per le colombe. Secondo l'indagine diffusa dal Codacons, saranno soprattutto i prodotti legati alle marche più note a far registrare gli incrementi di prezzo più importanti, addirittura fino al 29,8% rispetto al 2024. Gli aumenti sforeranno anche il 40% per i prodotti premium di marchi svizzeri. L'inflazione non risparmierà neanche i tradizionali prodotti della Ferrero, tra i più richiesti in assoluto. Il classico “Kinder Gran Sorpresa” da 150 grammi balzerà da 11,99 euro a 12,99 euro, con un aumento dell’8,3%. Un salasso si preannuncia per le uova a tema, con licenze di cartoni animati, serie tv e società sportive, i cui prezzi arriveranno anche al +33% rispetto all'anno scorso.

E le colombe?

Gli aumenti cospicui non risparmieranno neanche le classiche colombe pasquali, il cui aumento dei prezzi oscillerà tra il 6% e il 9%. Il salasso sarà ancora più elevato per le colombe farcite il cui aumento è stimato tra il 18% e il 36% in più dal Codacons. Tutta colpa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto del cacao, la cui produzione ha segnato il passo lo scorso anno a causa dei cambiamenti climatici. Addirittura alla fine del 2024 il prezzo ha superato i 12.000 dollari per tonnellata mentre attualmente si attesta attorno ai 9 mila dollari. I rincari hanno riguardato anche il burro che ha superato gli 8.300 dollari a tonnellata. Se a tutti questi aumenti aggiungiamo anche la voracità senza scrupoli di chi cerca di speculare sull'aumento dei prezzi, ecco che la fregatura per i consumatori diventa ancora più intollerabile.


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Come risparmiare?

Per difendersi da speculazioni e aumenti ingiustificati, l'unica cosa da fare è quella di aguzzare l'ingegno e fare delle indagini di mercato premiando quelle catene di supermercati che offrono prezzi più accettabili. E' opportuno, dunque, confrontare i prezzi tra diversi supermercati per individuare le offerte più vantaggiose. In alternativa non c'è nulla di male se acquistiamo prodotti che non appartengono alle marche più note per risparmiare qualche euro. Non è detto che la qualità non possa essere la stessa, col vantaggio di spendere di meno.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.