Passare dall’Assegno sociale alla pensione di vecchiaia e riscuotere gli arretrati: ecco quando si può fare

L'assegno sociale viene erogato a chi non ha diritto ad una pensione propria, ma ha redditi inferiori a determinate soglie

Inps
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Assegno sociale e pensione di vecchiaia, ecco quali sono le differenze e cosa prevede l'attuale normativa

L'assegno sociale rappresenta l'unica alternativa per avere una rendita mensile se si sono raggiunti i 67 anni di età ma non si è maturata la giusta anzianità contributiva per conseguire la pensione di vecchiaia. Infatti, per maturare quei requisiti, occorre almeno aver versato 20 anni di contributi. L'assegno sociale viene erogato a chi non ha diritto ad una pensione propria, ma ha redditi inferiori a determinate soglie. Dopo diversi anni si può passare tranquillamente dall'assegno sociale alla pensione di vecchiaia e in questo articolo spiegheremo proprio come fare.

Cos'è l'assegno sociale

Molti italiani, anche a 72, 73, 74 anni, ricevono ancora l’Assegno sociale per andare in pensione, anche se hanno l'età per accedere alla pensione di vecchiaia. L’INPS garantisce oggi anche gli arretrati per gli anni passati se si è conseguito il diritto ma non è stato fatto valere. L'assegno sociale non rappresenta affatto una pensione, ma è soltanto una misura assistenziale vera e propria che viene erogata solo se il richiedente ha un reddito inferiore a 534, 41 euro al mese che è proprio l'importo dell'assegno xociale.

Cosa cambia per le persone coniugate

L'assegno che l'Inps corrisponde per sostenere i redditi bassi è finalizzato ad integrare proprio la cifra che manca per arrivare a 534,41 euro. In presenza di altri redditi, infatti, l'assegno sociale risulterà pari alla differenza tra 534,41 euro e i redditi mensili del pensionato. Cambia tutto invece per le persone coniugate. In questo caso, la cifra da raggiungere con l'integrazione sarà pari al
doppio di 534,41 euro. In questo caso l'assegno sociale spetterà ai coniugati con un reddito mensile pari o inferiore a 534,41 euro. Per ottenere la pensione di vecchiaia, invece, bisogna aver compiuto 67 anni e aver versato almeno 20 anni di contributi versati.


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Come riscuotere gli arretrati

Per chi non ha contributi versati prima del 1996, la pensione di vecchiaia nel 2024 viene concessa solo se l'importo raggiunge la cifra prevista di 534,41 euro al mese, che è la medesima dell'assegno sociale. Il contribuente che ha diritto già da tempo alla pensione di vecchiaia ma ha percepito solo l'assegno sociale, potrà presentare la domanda per la pensione di vecchiaia. Verranno erogati anche gli arretrati maturati che vanno calcolati al netto di quanto percepito come Assegno sociale dal momento in cui ha compiuto l'età per avere la pensione. Se per contributi versati la pensione di vecchiaia maturata è inferiore all'assegno sociale, l'inps consente al contribuente la facoltà di scegliere di percepire ancora la misura a lui più conveniente dal punto di vista economico.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.