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Pensa di essere stato colpito da una pietra, ma dopo 4 giorni fa la scoperta shock in ospedale: “Nel cervello aveva…”

La vera fortuna di Mateus è che il proiettile non è entrato in contatto con aree nevralgiche del cervello e quindi non ha causato danni gravi

Pensa di essere stato colpito da una pietra, ma dopo 4 giorni fa la scoperta shock in ospedale: “Nel cervello aveva…”
Corsia ospedale. Fonte foto: pexels.com

L’assurdo episodio si è verificato a Cabo Frio, vicino a Rio de Janeiro, in Brasile: il ragazzo è stato operato e adesso sta bene

La tragedia di cui è rimasto vittima il giovane studente brasiliano, Mateus Facio, ha fatto il giro del mondo diventando davvero un rompicapo anche per i medici. Tutto è accaduto nella notte di Capodanno quando Mateus stava festeggiando insieme agli amici l’arrivo del nuovo anno. Ad un tratto ha sentito una fitta alla testa accompagnata da abbondante uscita di sangue. Subito si era pensato ad una pietra che poteva averlo colpito in testa. Il 21enne si è fatto medicare dagli amici e poi ha continuato a ballare come se nulla fosse accaduto.

Dopo quattro giorni l’incredibile scoperta in ospedale

La cosa inspiegabile è che l’uomo, a distanza di quattro giorni, ha continuato a sentire dolore alla testa ma ha vissuto una vita sostanzialmente normale. Recatosi in ospedale i medici si sono accorti che il ragazzo aveva un proiettile conficcato in testa. L’assurdo episodio si è verificato a Cabo Frio, vicino a Rio de Janeiro, in Brasile. Quattro giorni dopo, il ragazzo ha avvertito degli strani spasmi al braccio, capendo subito che qualcosa nel suo cervello non stava funzionando correttamente. Una volta in ospedale, i medici hanno scoperto la presenza del proiettile calibro 9 mm conficcato nel cervello.

Le spiegazioni dei chirurghi

«La pallottola comprimeva il cervello in una zona vicina alla regione responsabile del movimento del braccio destro» è stata la spiegazione fornita dal neurochirurgo Flávio Falcometa a Globo. La presenza del proiettile era dunque la causa dei tanti episodi convulsivi di cui era colpito il 21enne. «Ho pensato che fosse una pietra, uno scherzo di cattivo gusto, che qualcuno avesse raccolto e lanciato un sasso» sono state le parole pronunciate da Mateus alla stampa.

E’ stato necessario un intervento chirurgico delicato per rimuovere la pallottola

La vera fortuna di Mateus è che il proiettile non è entrato in contatto con aree nevralgiche del cervello e quindi non ha causato danni gravi. E’ stato necessario un intervento chirurgico delicatissimo per asportare il proiettile situato nella testa. Un intervento di circa due ore, con il rischio di complicazioni fra le quali la perdita di liquido cerebrospinale, meningite e persino la morte. Adesso sarà la polizia di Cabo Frio ad indagare per capire da dove è partito lo sparo e a cercare i responsabili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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