Pensione anticipata per invalidità, ecco quando è possibile andare in pensione dai 51 ai 56 anni

Per quei soggetti che rientrano nell'ambito delle tre deroghe previste dalla legge Amato, l’accumulo contributivo richiesto si riduce a soli 15 anni

Inps
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Questa forma pensionistica viene ammessa solo per quei soggetti che risultano portatori di handicap all'80%: quali sono gli altri requisiti richiesti

La normativa attualmente in vigore che disciplina le forme di pensione anticipata, prevede la possibilità per alcune categorie ritenute inabili al lavoro, di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro anche nella fascia di età compresa tra i 51 e i 56 anni. Si tratta di quei lavoratori ai quali la Commissione medica ASL-INPS ha certificato le ridotte capacità lavorative. Questi sogetti, secondo le attuali normative, possono accedere alla pensione di vecchiaia per invalidi.

I requisiti previsti

Con la pensione di vecchiaia anticipata, questi soggetti possono avere una rendita mensile erogata dall'Inps, con largo anticipo rispetto ai requisiti ordinari. Basterà aver compiuto 51 anni per gli uomini e 56 per le donne. La Legge Amato ancora in vigore e che venne approvata nel 1992, prevede l’applicazione di requisiti ridotti per la pensione di vecchiaia. Per quei soggetti che rientrano nell'ambito delle tre deroghe previste dalla legge Amato, l’accumulo contributivo richiesto si riduce a soli 15 anni.

Le tre deroghe Amato

La prima condizione per accedere a questa forma pensionistica è quella di aver versato almeno 15 anni di contributi prima del 1992. La seconda condizione è che siano stati autorizzati a versare contributi volontari entro il 24 dicembre 1992. La terza condizione prevede invece il versamento di 25 anni di contributi di cui 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo. La domanda di pensione anticipata viene accettata dall'Inps solo se la commissione medica ha riconosciuto un handicap all'80% e lo stato di invalidità.

Come viene calcolato l'importo

Secondo quanto sancito da una sentenza della Corte d’Appello di Torino, numero 467/2020 i criteri per ottenere la pensione anticipata per invalidità sono determinati a prescindere dalla capacità lavorativa o dal reddito prodotto. Per calcolare l'importo della prestazione mensile erogata dall'Inps, vengono adottati i metodi ordinari che sono quello retributivo, contributivo o misto, applicati anche per le altre forme pensionistiche. La legge non prevede l'applicazione di penalizzazioni sugli assegni nei casi di pensione di invalidità anticipata.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.