Pensione di reversibilità, in arrivo gli arretrati per determinati eredi: la sentenza della Consulta
Il ricalcolo dovrà essere effettuato per effetto dei limiti della cumulabilità tra pensione di reversibilità e redditi da lavoro percepiti dall'erede beneficiario
Una sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che dovrà essere effettuato un ricalcolo degli assegni e la corresponsione degli arretrati a chi ne ha diritto
La normativa in vigore prevede che venga erogata ai familiari superstiti delle persone che percepiscono la pensione, la cosiddetta pensione di reversibilità. Un assegno mensile di importo ridotto che per legge spetta a coniuge e figli, ma anche a genitori, a fratelli, sorelle. Gli importi variano in base al grado di parentela. I parenti più prossimi percepiscono una percentuale più alta rispetto alla pensione originaria, quelli più lontani percepiscono importi ancora più ridotti.
Cosa è stato deciso
Molti si chiedono a chi verrà riconosciuto il diritto ad avere gli arretrati della pensione di reversibilità. La legge prevede che gli arretrati debbano essere percepiti da coloro che hanno subito la riduzione della prestazione dal 2019 al 2023. Sarà l'istituto nazionale di previdenza (Inps) a procedere ad effettuare il ricalcolo delle pensioni ai superstiti, riconoscendo gli arretrati a coloro che hanno percepito una pensione inferiore rispetto ai redditi percepiti dal superstite, riconoscendo quindi anche gli arretrati.
Come verrà ricalcolato l'importo
Secondo quanto disposto dalla Corte Costituzionale con una apposita sentenza, il ricalcolo dovrà essere effettuato per effetto dei limiti della cumulabilità tra pensione di reversibilità e redditi da lavoro percepiti dall'erede beneficiario. La stessa Consulta ha fissato una soglia alle decurtazioni stabilendo che la riduzione dell’importo della pensione di reversibilità non potrà essere in ogni caso in misura superiore alla concorrenza dei redditi stessi. Per effetto di questa decisone, gli eredi avrebbero dovuto percepire il trattamento in misura piena anche in presenza di redditi propri, stabilendo anche il diritto alla riscossione degli arretrati.
I tempi previsti
La Corte Costituzionale ha fissato anche i tempi entro i quali la pensione di reversibilità dovrà essere corrisposta dall'Inps, stabilendo che debba avvenire entro il termine quinquennale della prescrizione. In pratica queste somme dovrano essere erogate nel corso del 2024.
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