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Martedì 12 Marzo
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Pensione di vecchiaia 2024, nuove regole per chi è nato nel 1957: ecco tutti i dettagli

Col nuovo sistema non si applicherà il limite minimo della pensione pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale che era stato introdotto in precedenza

Pensione di vecchiaia 2024, nuove regole per chi è nato nel 1957: ecco tutti i dettagli
Inps

Ecco quali sono i requisiti attuali per andare in pensione con 67 anni di età e quali sono le deroghe previste dal nuovo sistema

Nel 2024 tutti coloro che sono nati nel 1957 compieranno i fatidici 67 anni, l’età minima richiesta dall’attuale sistema pensionistico per maturare i requisiti per collocarsi a riposo. Per questa categoria di persone, la nuova manovra finanziaria ha introdotto delle modifiche in senso migliorativo rispetto al passato. La nuova legge prevede novità rilevanti anche per quanto concerne quota 103, opzione donna e Ape sociale, e cioè tutti quegli strumenti per andare in pensione anticipatamente.

Le nuove regole

Con le nuove regole, basterà avere 67 anni di età e aver versato 20 anni di contributi per poter lasciare definitivamente il lavoro e andare in pensione, a prescindere dall’importo della pensione e soprattutto a dalla data in cui si sono versati i primi contributi. Questo vuol dire che anche per coloro che hanno versato il primo contributo dopo la riforma Dini (1995), la pensione spetterà di diritto prescindendo dal vincolo dell’importo soglia. In pratica non si applicherà il limite minimo della pensione pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale che era stato introdotto in precedenza.

Le regole per chi non ha versato i 20 anni di contributi

Cambieranno le regole anche per coloro che non hanno ancora maturato i 20 anni di contributi versati, che potranno andare in pensione con la pensione di vecchiaia ma solo se ricorrono i requisiti delle cosiddette tre deroghe Amato che consentono di poter lasciare il lavoro a 67 anni con soli 15 anni di contributi. La prima deroga si applica a coloro che hanno versato almeno 15 anni di contributi al 1992. La seconda deroga viene concessa a coloro che al 31 dicembre 1992 erano stati autorizzati al versamento dei contributi volontari da parte dell’INPS. Infine la terza deroga si applica a coloro che hanno versato il primo contributo con almeno 25 anni e 10 anni di lavoro coperti da meno di 52 settimane di contributi per anno.

Chi può andare in pensione con meno di 20 anni di contributi

Se non si ricade in una delle tre deroghe, non è possibile andare in pensione senza aver versato almeno 20 anni di contributi. E’ possibile anche andare in pensione prima dei 67 anni ma solo se si appartiene a determinate categorie di lavoratori, e cioè coloro che svolgono un lavoro gravoso tra quelli inclusi per la quota 41 dei precoci, o per chi svolge una delle attività che rientrano nello scivolo usuranti con quota 97,6. In questi casi si potrà andare in pensione con 66 anni e 7 mesi di età, ma solo se sono stati versati almeno 30 anni di contributi pieni (quindi sono esclusi i contributi figurativi). E’ previsto anche lo sconto fino a un anno per andare in pensione (e quindi a 66 anni) anche per le lavoratrici che rientrano nel sistema contributivo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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