Pensioni 2025, possibili aumenti già da gennaio ma solo per alcune categorie: ecco quali

Potrebbe verificarsi a breve una modifica del meccanismo di rivalutazione delle pensioni: dal 2025 tutto potrebbe cambiare e tornare alla “normalità”

Pensioni fonte foto: SuperSud
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Dopo gli aumenti corposi dei due anni precedenti, l'inflazione è rientrata all'interno di ambiti più fisiologici: gli aumenti previsti dal 2025

Nonostante gli indici Istat abbiano rilevato una brusca frenata dell'inflazione, il carovita reale sembra non conoscere soluzione di continuità. Negli anni passati, le pensioni di gennaio hanno registrato importanti rialzi per via dell'adeguamento al costo della vita anche a causa dell'elevata inflazione, ma cosa accadrà a gennaio 2025? Sono previsti ulteriori rialzi? I recenti interventi del governo hanno di fatto tutelato soprattutto i redditi medio-bassi a discapito di quelli più alti, anche grazie all'attuazione di meccanismi di adeguamento automatico al costo della vita che hanno lasciato l'amore in bocca ad alcune associazioni dei pensionati.

Gli aumenti previsti per le pensioni nel 2025

Non è facile fare delle previsioni precise anche perchè l’indice dell’inflazione 2024 non è ancora stimabile. Si presume che possa essere inferiore rispetto a quello dello scorso anno (+5,4%) e di quello del 2022 (+8,1%). Nel mese di maggio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha fatto registrare un incremento dello 0,2% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua. Di certo gli incrementi corposi del 2022 e 2023 resteranno un lontano ricordo, ma forse è meglio così visto che questo implica un minor impatto dell'inflazione sui bilanci degli italiani.

Gli aumenti stimati

Secondo le stime attuali, sarebbe da considerare plausibile un incremento delle pensioni da gennaio 2025 dell’ordine dello 0,8-1,0%. L'unica cosa che potrebbe accadere per far aumentare questi valori potrebbe essere una imprevedibile (quanto malaugurata) nuova corsa dei prezzi al rialzo. Quello che potrebbe invece accadere è la modifica del meccanismo di rivalutazione delle pensioni. Dal 2025 tutto potrebbe cambiare e tornare alla “normalità”. Se in precedenza il meccanismo di perequazione automatica ha premiato gli assegni più bassi per via dell'alta inflazione, adesso tutto potrebbe tornare come prima.


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Si potrebbe tornare ad una perequazione più equilibrata

I recenti provvedimenti del governo hanno penalizzato di più le pensionati d’oro che percepiscono più di 5.600 euro al mese. Per questi pensionati, il taglio dell’assegno è stato piuttosto consistente al punto tale da indurre le associazioni ad invocare un ricorso presso la Corte Costituzionale. Ma questo meccanismo di tagli temporanei difficilmente verrà confermato anche per l'anno venturo. E’ chiaro, però, che con l’abbassamento dell’indice di rivalutazione delle pensioni, il meccanismo di perequazione automatica tornerà ad essere più bilanciato e quindi meno penalizzante per le fasce di reddito medio-alte

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.