Pensioni, a dicembre pensioni più alte grazie alla perequazione: ecco quanto si potrà percepire in più
Essendo stata l'inflazione molto più alta rispetto a quanto previsto dal governo nel 2022, i pensionati avranno diritto di ricevere il rateo mensile mancante
Il governo ha deciso di anticipare il pagamento della rivalutazione annuale al tasso di inflazione: ecco come funzionerà
Sarà anticipata di un mese la corresponsione dell'aumento sull'assegno pensionistico previsto per la rivalutazione annuale al tasso di inflazione Istat. In genere questa operazione viene effettuata a partire dal primo mese del nuovo anno, ma il governo stavolta ha deciso di anticipare il pagamento dell'importo spettante già a dicembre per avere modo di avere pensioni più ricche proprio in corrispondenza delle festività natalizie.
Il meccanismo di indicizzazione
Essendo stata l'inflazione molto più alta rispetto a quanto previsto dal governo nel 2022, i pensionati avranno diritto di ricevere il rateo mensile mancante con la corresponsione anche degli arretrati. Questo aumento scaturisce dal meccanismo di indicizzazione delle pensioni al tasso di inflazione che viene calcolato periodicamente dall'ISTAT. Essendo il dato definitivo di un anno calcolato con ritardo, l'Istat certifica dapprima solo quello previsionale che viene corrisposto nell'anno successivo, mentre successivamente viene corrisposto il differenziale.
Come verranno calcolati gli aumenti
Per fare un esempio pratico, a settembre è stato stimato dall'Istat un tasso di inflazione nel 2023 pari al 5,3%. Secondo le previsioni il tasso è destinato ad aumentare ancora, e quindi nel 2024 quando sarà il momento di aumentare le pensioni, verrà corrisposto l'aumento solo in base al tasso previsionale, non avendo a disposizione il tasso definitivo. Il tasso di previsione dell'inflazione, che poi è quello stimato dall'INPS per le pensioni a gennaio 2023, è stato del 7,3%, mentre il tasso che è stato ufficializzato dall'ISTAT è stato dell'8,1%. Pertanto dovrà essere pagato mensilmente uno 0,8% in più sui ratei.
Gli aumenti in arrivo: esempi
Per coloro che percepiscono, per fare un esempio, una pensione di 1000 euro al mese, l'aumento dovrà essere di 8 euro, pertanto percepiranno una pensione di 1008 euro oltre gli arretrati dei restanti 11 mesi pari a 88 euro complessivi. La perequazione piena spetterà solo a chi percepisce assegno fino a 4 volte il trattamento minimo (fino a 2.254,96 euro al mese di pensione), mentre chi percepisce da 5 a 6 volte il trattamento minimo (da 2.818,71 a 3.382,44 euro al mese) l'aumento sarà pari al 53% di 8,1%. Maggiore sarà la pensione percepita e minore sarà la perequazione.
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