Pensioni, a partire dal 2024 gli assegni aumentano del 5,4% per carabinieri e poliziotti. Ecco tutti i dettagli
Il decreto ha stabilito l'aumento di tutte le pensioni militari, indipendentemente dall'importo percepito dal pensionato: aumenteranno anche gli stipendi
La procedura di perequazione automatica comporterà un aumento degli stipendi anche per coloro che lavorano in ambito militare: ecco di quanto aumenteranno gli stipendi
Con l'arrivo del 2024 anche gli stipendi del personale appartenente alle forze dell'Ordine aumenterà, adeguandosi all'aumento del costo della vita. Come accadrà anche per i pensionati italiani, il decreto del Ministero dell'Economia e Finanze ha stabilito l'aumento del 5,4% degli stipendi del personale militare. Va anche ricordato che con i pagamenti già effettuati a dicembre, si è conclusa la procedura di perequazione automatica sulle pensioni con il conguaglio finale.
Cosa prevede il decreto
Il decreto ha stabilito l'aumento di tutte le pensioni militari, indipendentemente dall'importo percepito dal pensionato. L'incremento effettivo varierà in base all'importo stesso della pensione. Solo per le pensioni il cui importo non supera il quadruplo della pensione minima (e cioè 2.272,76) è previsto l'aumento del 100% dell'inflazione e cioè del 5,4%. L'aumento sarà invece del 4,9% per le pensioni di importo da 4 a 5 volte la pensione minima.
Gli aumenti previsti
Per le pensioni da quattro a cinque volte il trattamento minimo, è previsto un incremento dell'importo che sarà pari a 4,59%. Per le pensioni da cinque a sei volte il trattamento minimo, l’aumento sarà pari al 2,862%. Infine per le pensioni il cui importo va ad sei a otto volte il trattamento minimo, l’aumento stimato sarà del 2,538%. Per fare un esempio pratico, una pensione da 2 mila euro otterrà un incremento di 108 euro, salendo a 2.108 euro. Per le pensioni dei militari pari a 3 mila euro, l'aumento sarà di 167 euro.
Chi beneficerà della perequazione al 100 per cento
In virtù di quanto previsto dalla normativa vigente, solo coloro che percepiscono una pensione lorda di circa 33 mila euro all’anno, potranno beneficiare di una perequazione del 5,4%, mentre chi percepisce una pensione superiore subirà un taglio dell'adeguamento quindi non recupererà l'inflazione al 100%. Coloro che svolgono attività militare ben retribuite e quindi possono beneficiare di stipendi più alti, subiranno tagli all'adeguamento al tasso di inflazione. In ogni caso, i dipendenti pubblici avranno coefficienti di trasformazione dei contributi decisamente molto più remunerativi rispetto a coloro che lavorano nel settore privato.
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