Pensioni, arriva la bella notizia: aumenta il montante contributivo. Ecco tutti i dettagli

Si tratta del coefficiente con il quale vengono rivalutati i contributi versati, in maniera tale da adeguarli al costo della vita e all'andamento dell'economia generale

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Ecco perchè il montante contributivo registrerà una netta risalita nel 2024: di cosa si tratta e come si calcola

Mai come adesso il tasso di capitalizzazione del montante contributivo è stato così elevato. L'Istat, infatti, proprio in questi giorni ha ufficializzato il tasso di rivalutazione dei contributi versati. Si tratta del coefficiente con il quale vengono rivalutati i contributi versati, in maniera tale da adeguarli al costo della vita e all'andamento dell'economia generale. Il tasso comunicato era dal 2009 che non registrata un incremento massiccio come quello appena ufficializzato dall’Istat.

Cos'è il montante contributivo

Si tratta di un tasso pari al 2,3%, tant’è che chi è andato in pensione negli ultimi anni ha potuto farlo con un montante contributivo “bloccato”. Per effetto di questo dato così elevato, nel 2024 chi andrà in pensione potrà fruire di un tasso di rivalutazione più vantaggioso che comporterà ovviamente un aumento dell'assegno pensionistico, ma come viene calcolata la pensione? Per i contributi maturati dopo l'1 gennaio 1996 vengono applicate le regole di calcolo della pensione fissate dal regime contributivo. Pertanto, per ogni anno di lavoro viene messa da parte una quota di contributi calcolata sulla base dello stipendio percepito. Si tratta di un terzo di quanto guadagnato che a sua volta per un terzo viene pagato dal lavoratore e per due terzi dell’azienda. Questo importo costituisce proprio il montante contributivo.

Come si calcola

Applicando il cosiddetto coefficiente di trasformazione, il montante contributivo diventa così la pensione che poi viene effettivamente erogata a chi va in pensione. Il montante contributivo viene rivalutato ogni anno in base all'andamento del costo della vita. In questi casi vale una sola eccezione. Infatti, in base alla normativa vigente, la rivalutazione non viene mai applicata sui contributi versati nell’anno che precede la decorrenza della pensione. Pertanto, per coloro che andranno in pensione nel prossimo anno, il tasso di rivalutazione da applicare sarà quello relativo al montante contributivo aggiornato al 31 dicembre 2022.

Il nuovo tasso di capitalizzazione

Per effetto della risalita del prodotto interno lordo in Italia, il montante contributivo nel 2024 subirà un lieve rialzo. Di conseguenza, anche gli assegni mensili che i pensionati percepiranno, saranno un po' più sostanziosi. Coloro che percepiranno la pensione nel 2024 godranno di un coefficiente di trasformazione più conveniente rispetto al passato per via della variazione (negativa) delle speranze di vita. Il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo vedrà invece un rialzo del 2,3% da applicare sul montante contributivo aggiornato al 31 dicembre 2022.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.