L’Inps ha annunciato il taglio della pensione per i lavoratori degli enti locali e del settore della sanità che vanno in pensione con meno di 15 anni di contributi al 31 dicembre 1995
L’Inps ha appena diffuso una nuova circolare, la n. 78 del 2024, in cui viene confermato sostanzialmetne il taglio delle pensioni per determinate categorie di lavoratori in ossequio a quanto disposto con l’ultima legge di Bilancio. Si tratta dei dipendenti degli enti locali e del settore della sanità. Si tratta, sostanzialmente, di ulteriori penalizzazioni che verranno applicate a quei dipendenti che decideranno di lasciare il lavoro in anticipo. Nella circolare in questione si parla anche del temuto allargamento della finestra mobile per l’anno venturo. Si tratta di quel frangente di tempo che passa dalla maturazione del diritto alla pensione alla sua materiale liquidazione.
Il contenuto della Circolare Inps
Si tratta di una circolare che di fatto rende operativo ciò che il governo aveva già disposto nell’ultima finanziaria, inasprendo i criteri di calcolo degli assegni e i criteri di accesso alla pensione per determinate categorie di lavoratori. La circolare si rivolge specificamente al personale iscritto presso la CPDEL, CPI, CPS e CPUG andato in pensione lo scorso anno con meno di 15 anni di contributi versati al 31 dicembre 1995.
Cosa prevede la legge di Bilancio
La legge di Bilancio in questione contiene anche una forte riduzione delle aliquote di rendimento, cioè la percentuale applicata in fase di calcolo che prende in considerazione la media delle ultime retribuzioni percepite dal lavoratore che va in pensione. La riduzione delle quote implica, ovviamente, anche una riduzione dell’assegno che verrà corrisposto a chi andrà in pensione in anticipo. Se per i contributi versati prima del 31 dicembre 1995 (cioè prima che entrasse in vigore il sistema contributivo), l’aliquota poteva salire fino al 20%, per i periodi successivi è stata abbassata al 2%.
A chi non verrà ridotta la pensione
La riduzione delle pensioni, come ha spiegato l’Inps, si riferirà solo a quei lavoratori che andranno in pensione con meno di 15 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e che maturano il diritto alla pensione dall’1 gennaio 2024. La riduzione non si applicherà a coloro che vanno in pensione per raggiunto limite di età o a chi percepirà la pensione di vecchiaia. Non si applicherà neanche ai caso di Isopensione, Ape Sociale, Quota 103 o Quota 97,6.
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