Pensioni, arriva la sorpresa inattesa: anticipato il conguaglio dovuto alla rivalutazione degli assegni per l’inflazione

Buona notizia per i pensionati italiani, sussidio più “pesante” a breve: ecco cosa succederà e quando

Novità importante in ambito pensioni che, dunque, interessa circa 17 milioni di italiani: a novembre o dicembre di quest’anno, come fatto presente dall’INPS, i pensionati riceveranno un aumento inatteso. Si tratta del conguaglio dovuto alla rivalutazione degli assegni in base all’inflazione che però, appunto, non era previsto “così presto” ma più avanti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa buona notizia.

Il conguaglio per i pensionati

Stando ai conti fatti da Governo e INPS, i pensionati vedranno presto crescere l’ammontare dei propri sussidi a causa delle conseguenze (in questo caso positive) dell’inflazione. Ogni anno si fa una stima del tasso inflazionistico dell’anno precedente e, sulla base di essa, si aumentano le pensioni. Nel 2023 gli assegni previdenziali sono saliti del 7,3%, considerando però l’inflazione che si attestava a circa il 7%; ora che (stando a dati Istat) nel 2023 ha raggiunto l’8,1%, e rifacendo i calcoli con i dati aggiornati, c’è una differenza dello 0,8%, rispetto a quanto già erogato che dovrà essere colmata aumentando gli indennizzi di novembre o dicembre 2023.

Di quanto ammonteranno le pensioni?

Precisando che si tratta ovviamente di un aumento una tantum, secondo i calcoli ad esempio chi riceve la pensione minima avrà un versamento una tantum di 50 euro, mentre per chi prende quattro volte il minimo (circa 2.100 euro lordi) il conguaglio sarà da 200 euro. Questo aumento avrebbe dovuto esserci a gennaio ma il Governo ha deciso di anticipare il tutto di uno o due mesi.

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