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Pensioni, assegni più leggeri a marzo per molti pensionati: ecco il motivo

L'importo sarà regolato in base alle aliquote che Regioni e Comuni intenderanno applicare e che saranno comunicate ai pensionati entro la data del rinnovo

Pensioni, assegni più leggeri a marzo per molti pensionati: ecco il motivo
Inps

L’aumento delle addizionali comunali peserà sugli assegni pensionistici di marzo: ecco di quanto

E’ vero che dal mese di gennaio 2024 i cedolini della pensione sono stati incrementati del 5,4% per via della rivalutazione, ma gli assegni che arriveranno a marzo subiranno una piccola riduzione a causa dell’addizionale comunale che quest’anno sarà un po’ più alta dell’anno precedente. Non bisogna dimenticare che ad aprile verranno applicate le nuove aliquote Irpef con un conguaglio dello 0,3% su base mensile. Le addizionali all’Irpef saranno già scomputate all’interno del cedolino in rate di importo medesimo.

Come verrà calcolato l’importo

L’importo sarà regolato in base alle aliquote che Regioni e Comuni intenderanno applicare e che saranno comunicate ai pensionati entro la data in cui viene fatto il rinnovo. Qualora gli Enti territoriali dovessero optare per la modifica delle aliquote gli importi delle addizionali a saldo saranno nuovamente ricomputati con il cedolino del mese di marzo. In virtù delle disposizioni vigenti, qualora i pensionati risiedessero nei comuni in cui l’addizionale comunale viene incrementata quest’anno subiranno un aumento nei contributi pensionistici che verrà calcolato nel mese di marzo. Per questo motivo le pensioni saranno meno generose.

Dove aumenteranno le aliquote

E’ ormai certo che l’imposta aumenterà per i pensionati di Napoli e Palermo. Nel capoloogo partenopeo si passerà dallo 0,9% all’1% con un incremento di 15 euro per gli importi inferiori a 15mila euro annui mentre il guadagno sarà di 50 euro se si oltrepassa la soglia dei 50mila euro. A Palermo l’incremento sarà da 0,095% allo 0,1% con eventuali scatti progressivi negli anni successivi.

A quanto ammonteranno le indicizzazioni

Gli incrementi sulle rivalutazioni saranno appannaggio solo delle pensioni che non superano i 1.800 euro netti, cioè quattro volte il minimo Inps, L’indicizzazione sarà ridotta progressivamente in base all’ammontare dell’assegno mensiole. Per i cedolini di importo fino a cinque volte il minimo, la rivalutazione sarà del 4,59%, mentre per gli importi da cinque a sei volte il minimo, la rivalutazione sarà del 2,862%. Per gli importi dai sei alle otto volte ammonterà al 2,538%, mentre se si supera le dieci volte il minimo, l’importo sarà dell’1,188%.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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