Pensioni, bella notizia in arrivo
Nonostante negli ultimi mesi siano stati annunciati diversi aumenti delle pensioni, gli stipendi in realtà non sono cambiati. Infatti, l’ultima volta che gli stipendi sono stati aumentati è stato a gennaio (per rivalutazione) e marzo (per aggiornamento Irpef), e da allora non ci sono state modifiche che abbiano portato ad un aumento dell’importo. Ciononostante diversi giornali e anche la Rai hanno continuato ad annunciare aumenti delle pensioni, con grande sgomento dei pensionati che hanno scoperto che nulla era cambiato dopo il loro pensionamento. Ma finalmente arriva una buona notizia.
La buona notizia
La notizia positiva è che a luglio la pensione verrà aumentata, anche se non per tutti. Infatti, il pagamento della cosiddetta quattordicesima spetta ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età e hanno un reddito non superiore a 2 volte l’importo del trattamento minimo. Nel migliore dei casi, questo aumento potrebbe ammontare a un importo netto di 655 euro (a differenza della 14esima in busta paga quella per i pensionati non è tassata).
Quando viene pagata la quattordicesima della pensione
La quattordicesima viene erogata dall’INPS nei mesi di luglio o dicembre di ogni anno. Secondo la legge 3 agosto 2007, n. 127, poi modificata dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, comma 187, coloro che presentano i requisiti nello stesso mese devono ricevere il pagamento a luglio. Per coloro che presentano i requisiti tra agosto e dicembre, il pagamento verrà posticipato a fine anno. Nel dettaglio, condizione essenziale per avere diritto alla quattordicesima è aver compiuto i 64 anni di età. A differenza della tredicesima, poi, non spetta sui trattamenti assistenziali come la pensione di invalidità civile o l’Assegno sociale. Ne hanno diritto, infatti, esclusivamente i “titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria”.
L’importo
L’importo della quattordicesima non è soggetto a rivalutazione. E’ lo stesso dal 2017, dopo l’aggiornamento avvenuto con la legge di Bilancio 2016. Il calcolo dipende da una serie di fattori:
- dal reddito del pensionato: gli importi sono più elevati per chi non supera di 1,5 volte l’importo del trattamento minimo, più bassi per coloro che superano questa soglia ma restano entro le 2 volte;
- dagli anni di contributi;
- dalla gestione di appartenenza (regole più favorevoli per gli ex lavoratori dipendenti).
Per chi viene tagliata
In alcuni casi l’importo spettante viene tagliato. Questo vale per coloro che soddisfano i requisiti durante l’anno, non potendo vantare 12 mesi pieni. Ad esempio, per chi compie i 64 anni solamente nel 2024, oppure per coloro a cui la pensione viene liquidata nel corso dell’anno. In tal caso, l’importo teoricamente spettante va riproporzionato in base alle mensilità in cui risultano maturati i requisiti. Ad esempio, se dovessero spettare 655 euro ma la pensione decorre da aprile, di quattordicesima ne spettano solo 9 ratei. Quindi, considerando che ogni mese se ne maturano circa 54,50 euro, in totale l’importo sarà di circa 491 euro.
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