La nuova manovra finanziaria ha introdotto delle regole che modificheranno i criteri per andare in pensione anticipatamente
Per chi andrà in pensione con il metodo contributivo stanno per arrivare alcune importanti novità che saranno introdotte nella nuova legge di Bilancio 2024. Coloro che andranno in pensione con il metodo contributivo saranno quelli che non hanno versato contributi antecedenti al 1996. Alcune delle novità rappresenteranno un vantaggio indiscutibile per i pensionati, mentre altre novità costituiranno una forma di penalizzazione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Le novità
Come abbiamo già scritto in precedenza, la bozza della legge di Bilancio che è stata diffusa in questi giorni contiene rilevanti novità in tema previdenziale. Si tratta sostanzialmente di una manovra finanziaria che conterrà anche delle sorprese e non tutte belle. Per i contributivi puri con la nuova manovra sono in arrivo delle buone notizie ma anche quella che possiamo definire a ragion veduta una vera e propria “doccia fredda”.
Le nuove regole i criteri per andare in pensione
Grazie alle nuove disposizioni introdotte con la legge di Bilancio andare in pensione con la pensione di vecchiaia sarà senza dubbio più semplice dal 2024 in poi, anche per chi è privo del requisito contributivo, m entre diventa più complicato andare in pensione in anticipo. E’ stato modificato infatti l’articolo 24 del DL n° 201 del 6 dicembre 2011, cioè della legge n° 214 del 22 dicembre 2011. In virtù di questa modifica, le pensioni di vecchia contributive si potranno percepire con il compimento dei 67 anni di età con 20 anni di contributi. E verranno concesse anche ai contributivi puri anche in assenza del requisito di 1,5 volte l’assegno sociale previsto dal precedente regime.
Andare in pensione anticipatamente sarà più complicato
Se quella che abbiamo dato precedentemente è una buona notizia, adesso arriva la notizia meno buona. Con la nuova finanziaria, le pensioni anticipate contributive passano da 2,8 volte l’assegno sociale a 3,3 volte. Esistono, al momento attuale, tre vie per uscire dal mondo del lavoro per chi al 31 dicembre 1995 è privo di contributi. A 64 anni la pensione anticipata per i contributivi puri sarà utilizzabile al raggiungimento dei 20 anni di contributi versati ma a fronte di una pensione pari a 3,3 volte l’assegno sociale. A 67 anni saranno invece sufficienti 20 anni di contributi indipendentemente dall’importo della pensione, mentre a 71 anni non ci sarà alcun vincolo.
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