Pensioni, gli incentivi per chi rimane al lavoro, arriva la circolare Inps che spiega tutto: ecco i dettagli
La circolare Inps sull'incentivo con Quota 103, specifica che il datore di lavoro è tenuto a versare al lavoratore la propria quota contributiva
La nuova manovra finanziaria ha approvato nuovi incentivi per chi rimane al lavoro: i dettagli
Con la legge di Bilancio 2023, è stato introdotto un interessante incentivo per coloro che avrebbero i requisiti per andare in pensione anticipatamente con quota 103 ma che scelgono di continuare a rimanere ancora in servizio. Quota 103 si attiva nel momento in cui si raggiungono almeno i 62 anni di età e 41 anni di contributi. La circolare Inps numero 82 del 2023, ha chiarito quali sono gli ambiti di applicazione del nuovo incentivo e come funzionerà, di seguito analizzeremo tutto nel dettaglio.
I dettagli sulla Circolare Inps
La circolare Inps sull'incentivo relativo a chi ha i requisiti per andare in pensione con Quota 103, specifica che il datore di lavoro è tenuto a versare al lavoratore la propria quota di contribuzione, essendo esentato dal trattenere la parte di contribuzione che si detrae normalmente dal salario del lavoratore. Questo importo andrà ad integrare il salario netto in busta paga. Il beneficio in questione poteva essere richiesto solo ed esclusivamente entro un tempo limitato (l'1 aprile 2023). Un limite che si applica per gli iscritti alla gestione separata Inps o ad altre forme esclusive o sostitutive. Per quanto concerne, invece, i dipendenti pubblici, la rinuncia produrrà effetti dal primo di agosto, mentre per le altre tipologie di lavoro, la rinuncia ha effetto dal primo giorno del mese successivo.
Cosa accade se il lavoratore cambia datore di lavoro?
Se il lavoratore cambia lavoro, spetterà all'Inps comunicare al nuovo datore di lavoro la decisione del lavoratore di fruire dell'incentivo che dovrà essere versato direttamente in busta paga. L'erogazione dell'incentivo viene meno nel momento in cui il lavoratore raggiunge i requisiti per maturare la pensione di vecchiaia o per ottenere una pensione diretta. Nella circolare in questione, l'Inps ha anche chiarito che nel momento in cui il lavoratore incassa i soldi della “propria contribuzione,” verrà anche ridotta l'aliquota di finanziamento e del computo delle quote contributive.
I limiti di esonero
L'INPS ha comunicato, con la nuova circolare numero 82 del 2023, che l'incentivo che viene erogato in busta paga al lavoratore, è soggetto a limiti di esonero contributivo. Questi limiti sono stati aumentati dall'1 luglio 2023 al 7% nel caso di imponibili che non superano i 1.923 euro mensili, e al 6% per imponibili mensili superiori fino a 2.692 euro.
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