Pensioni, la decisione del governo che ha fatto infuriare i contribuenti: serviranno più contributi per uscire dal lavoro

La nuova riforma delle pensioni ha sicuramente inasprito i criteri per andare in pensione rispetto alla Legge Fornero: ecco il motivo

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La nuova circolare Inps ha spiegato che anche il requisito contributivo potrebbe essere adeguato all'aspettativa di vita: cosa potrebbe cambiare

Contrariamente a quanto propagandato dal governo lo scorso anno, non solo gli effetti della Legge Fornero non sono stati cancellati, ma i requisiti per poter andare in pensione sono stati inaspriti con l'ultima legge di Bilancio. L'ultima novità, in ordine di tempo, riguarda in special modo l’adeguamento con le speranze di vita dei requisiti per l’accesso alla pensione. Insomma, più aumenta l'aspettativa di vita e più saranno aumentati i limiti di età per andare in pensione. Un principio che di fatto ricalca quello già applicato dalla ministra del Lavoro, Elsa Fornero.

Il contenuto della circolare Inps

Se la Legge Fornero prevedeva l'adeguamento alle aspettative di vita applicandolo al requisito anagrafico, la nuova legge di Bilancio, per certi versi, ha fatto anche peggio. La circolare n. 46 del 13 marzo ha spiegato che anche il requisito contributivo dei 20 anni di contribuzione sarà soggetto ad adeguamento alle aspettative di vita e quindi non solo quello anagrafico, Un dettagli che a molti analisti economici era sfuggito e che adesso è emerso grazie alla circolare esplicativa dell'Inps.

I requisiti previsti

Si tratta di un'opzione riservata solo ed esclusivamente a quei lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1996. Per effetto dell'adeguamento, se prima era possibile andare in pensone a 63 anni, adesso l'età pensionabile è salita a 64 anni, con 20 anni di contributi versati. A questo requisito anagrafico e contributivo, va aggiunto un ulteriore requisito legato all'importo dell'assegno maturato.che dovrà essere almeno pari a 3 volte l’importo dell’Assegno sociale. Un requisito che per le mamme con un figlio, sarà invece di 2,8 volte come nel 2023.

Cosa accadrà dal 2027

Se per il 2025-26 non vi saranno modifiche per quanto concerne l'aspettativa di vita e quindi non ci saranno modifiche ai requisiti contributivi e anagrafici, la prossima modifica dovrebbe essere apportata nel 2027 quando partirà il nuovo biennio, se l'aspettativa di vita dovesse cambiare. Secondo gli analisti, si attende un aumento tra i 2 e i 3 mesi. Pertanto non sarà solamente il requisito anagrafico ad aumentare. Presumibilmente ci vorranno almeno 64 anni e 2 mesi di età e 20 anni e 2 mesi di contributi, per poter andare in pensione.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.