In pensione un anno prima del previsto: ecco la buona notizia per le mamme lavoratrici
Buone notizie per le mamme che stanno per raggiungere l’età per andare in pensione: l’INPS ha pubblicato una circolare secondo la quale è possibile uscire dal mondo del lavoro a 63 anni invece che 64, una misura che potrebbe essere applicata da tante genitrici femminili per potersi dedicare alla vita privata dodici mesi prima del previsto. Ma come funziona tutto ciò? Ecco quanto stabilito dall’Istituto di Previdenza Sociale italiano.
Il pensionamento anticipato
La legge, stando alla circolare INPS n°46, prevede la possibilità (per le mamme lavoratrici) di anticipare l’uscita definitiva dal lavoro di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di dodici mesi. Il requisito, come spiegato, può scattare al compimento del 63° anno di età, il che manderebbe in pensione le richiedenti con un anno di anticipo. In alternativa, se si vuole continuare a lavorare per un altro anno non sfruttando questa possibilità, è possibile far applicare il coefficiente di trasformazione del montante contributivo maggiorato di un anno (nel caso di uno o due figli) o di due anni in presenza di tre o più figli (ricevendo quindi una pensione più alta nel momento in cui si lascerà il mondo del lavoro). La normativa vale per la maggior parte delle mamme italiane in procinto di andare in pensione, ma ci sono anche dei soggetti esclusi…
Le mamme escluse
La pensione anticipata “ordinaria” (donne con 41 anni e dieci mesi di contributi) è stata esclusa da quest’agevolazione, così come chi va in pensione con “opzione donna“, che prevede il rispetto delle regole del sistema contributivo ma che sulla parte giuridica si aggancia alle norme della pensione retributiva o mista. Per tutte le informazioni e saperne di più si consiglia di visitare il sito Inps.it o di recarsi presso un CAF/patronato.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
