Gli inabili in modo permanente possono beneficiare di un sussidio mensile: ecco quali sono i requisiti
Anche non avendo ancora compiuto i 67 anni di età, le normative attualmente in vigore consentono di poter andare in pensione anticipatamente. Infatti chi soffre di una malattia invalidante che lo rende inabile al lavoro, può beneficiare della pensione di invalidità, ma solo se la malattia viene riconosciuta invalidante in maniera permanente. L’indennità prevista ogni mese è di 333,33 euro al mese. Questa misura viene erogata a chi viene riconosciuto invalido totale e ha un’eta tra i 18 e i 67 anni.
In cosa consiste il trattamento
Come ha avuto modo di chiarire l’Inps con una nota ufficiale, l’assegno viene erogato in 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. In alternativa, la prestazione viene erogata alla data indicata dalle commissioni sanitarie preposte alla valutazione. Solo se l’invalidità viene riconosciuta attraverso i sistemi previsti per legge, l’invalido può presentare la domanda apposita, indicando i proprio dati fiscali, sanitari e reddituali, oltre alla modalità di pagamento o della delega di riscossione da parte di un terzo.
Come presentare la domanda
Sarà l’Inps ad inoltrare all’inabile il verbale di invalidità civile mediante raccomandata A/R o all’indirizzo PEC dell’utente, nel caso in cui sia stato fornito. La domanda può essere presentata telematicamente attraverso il sito dell’Inps usando le proprie credenziali e accedendo alla propria area riservata. Per chi non sa utilizzare gli strumenti informatici, c’è sempre la possibilità di avvalersi della consulenza di un Caf o di una associazione come ANMIG, ENS, UIG, ANFASS.
Le invalidità ammesse
L’attuale normativa prevede che il richiedente, per poter ricevere la prestazione, dovrà essere dichiarato inabile permanente (100%), inoltre il reddito, per il 2024, non dovrà superare la soglia dei 19.461,12 euro, mentre l’età dev’essere compresa tra i 18 e i 67 anni. I cittadini stranieri comunitari dovranno risultare iscritti all’anagrafe del comune di residenza, mentre gli extracomunitari dovranno essere muniti di permesso di soggiorno di almeno un anno. I soggetti che possono beneficiare di questo sussidio sono coloro che soffrono di problemi accertati all’apparato di riferimento. Le persone affette da aritmie, coronopatie, disfunzioni cardiache o problemi natura respiratoria o all’apparato digerente o urinario, vengono riconosciute invalide permanenti e quindi possono ricevere il sussidio in questione. Lo stesso vale per chi ha subito amputazioni complete o parziali, perdita delle mani.
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