Pensioni liquidate dall’INPS in maniera provvisoria: ecco quando può succedere
Si tratta di contribuzioni che sono in attesa di conferma da parte degli uffici che raccolgono tutti gli elementi necessari per il calcolo definitivo
Ecco i casi in cui l'Inps eroga provvisoriamente le prestazioni
Spesso l'Inps per esigenze di velocità di liquidazione, tende a liquidare le prestazioni prima dei tempi ordinari non effettuando correttamente i calcoli degli importi con conseguenze che possono essere anche piuttosto serie soprattutto per il pensionato. Si sa che agire pressati dalla fretta può indurre spesso in errore e anche l'Inps non è immune dal commettere delle imprudenze nella liquidazione delle prestazioni.
Il motivo della provvisorietà
Spesso, per liquidare una prestazione prima possibile, si possono commettere degli errori nel calcolo degli importi delle pensioni di invalidità, assegnate e liquidate ai disabili. L'esigenza di favorire e aiutare economicamente le persone che si trovano in situazioni di grave disagio dal punto di vista fisico, può causare errori non di poco conto. Ecco perchè le prestazioni che vengono liquidate dall'Inps sono da considerare del tutto provvisorie per quanto concerne gli importi.
La liquidazione definitiva
Si tratta di contribuzioni che sono in attesa di conferma. Appena gli uffici raccolgono tutti gli elementi necessari per calcorare con precisione l'importo, la prestazione viene liquidata in via definitiva corrispondendo al pensionato le somme ancora dovute, ma anche provvedendo al recupero di quelle corrisposte in eccesso. Lo stesso Istituto è tenuto ad adoperarsi per ovviare ad ogni possibile errore di sorta. Dopo il calcolo definitivo il pensionato potrebbe ricevere gli arretrati spettanti se l'importo erogato è stato inferiore al dovuto, ma potrebbe essere tenuto a dover restituire l'importo in eccesso se il calcolo risulta errato in eccesso.
Le revisioni periodiche dell'assegno di invalidità
La provvisorietà delle prestazioni erogate dall'ente previdenziale possono dipendere anche da un altro fattore rilevante e cioè le patologie di cui è affetto il contribuente. Ci sono pensioni di invalidità erogate dall'Inps che sono sottoposte a revisione periodica dopo 12 mesi, mentre in genere tutte le prestazioni legate alle disabilità sono sottoposte a revisione triennale.
L’assegno di invalidità si rinnova infatti con scadenza triennale ma solo se permangono le condizioni della disabilità che hanno originato il diritto all'indennità mensile a favore del beneficiario.
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