
L’accredito della pensione di maggio 2025
L’accredito della pensione di maggio avverrà non prima dell’inizio del mese. Ciò nonostante, è possibile conoscere l’importo del pagamento anticipatamente con le voci che lo compongono, questo perché il cedolino viene sempre pubblicato con qualche giorno di anticipo. Qui di seguito, potete scoprire quando si aspetta la pubblicazione del cedolino e l’accredito, inoltre, le novità previste per maggio. Ecco cosa riporta tuttolavoro24.it.
Il cedolino della pensione di maggio, quando esce?
Chi è già pensionato, ovviamente non si preoccupa dell’aumento dell’età pensionabile che da 67 anni passerà a 67 anni e tre mesi a partire dal 2027. Ciò che interessa, invece è legato al cedolino di maggio e alla data di accredito. Ogni mese, diverse voci contribuiscono a determinare l’importo finale della pensione, rendendo variabile la cifra che viene accreditata. Ciò che resta costante, salvo eccezioni legate a giorni festivi, è la giornata in cui avviene il pagamento: le banche e Poste Italiane eseguono l’accredito il primo giorno feriale del mese, tenendo presente che anche sabato lo è. Nel caso in questione, il primo maggio è un giorno festivo, per questa ragione, l’accredito verrà posticipato al giorno successivo, venerdì 2 maggio. In ogni caso, il cedolino sarà visibile prima di questa data. L’INPS lo renderà accessibile tramite il Fascicolo previdenziale dei pensionati già a partire dalla metà di aprile, probabilmente venerdì 18 o martedì 22 aprile.
Le trattenute
Con riferimento all’importo e al metodo di calcolo riportato nel cedolino, non ci saranno grandi sorprese. L’INPS continuerà a recuperare eventuali differenze a debito nel caso in cui nel 2024 siano state applicate trattenute inferiori. Ciò succederà solo se non sarà stato possibile recuperale per intero con le rate dei precedenti quattro mesi (da gennaio ad aprile). In caso di debito saldato integralmente, non ci saranno altre trattenute. Tuttavia, ci saranno trattenute fiscali relative all’Irpef mensile e alle addizionali regionali e comunali che fanno riferimento all’anno d’imposta 2024, che saranno dilazionate fino a novembre 2025. Da precisare, che non saranno soggetti a trattenute fiscali i pensionati che percepiscono prestazioni di invalidità civile, pensioni o assegno sociali, così come le prestazioni esenti per specifiche motivazioni.
Pensioni di maggio aumentate
Così come accaduto per tutte le altre mensilità, anche la rata di maggio sarà rivalutata dello 0,8%, ciò costituisce l’aumento della pensione previsto per l’anno in corso. Questo incremento sarà applicato integralmente solo ai trattamenti che non superano le quattro volte il minimo INPS, per gli altri, l’aumento sarà di entità inferiore. A questo, si aggiunge che una categoria specifica di pensionati avrà diritto a un maggiore incremento di 8 euro al mese. Si tratta di quelli che sono destinatari della maggioranza sociale. L’INPS avrebbe dovuto applicare questo aumento a partire da gennaio, ma ci sono stati dei ritardi. Nessuna preoccupazione, spetterà loro il pagamento degli arretrati.
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