Pensioni, questi lavoratori subiranno un taglio drastico dei contributi: l'assegno rischia di dimezzarsi

Uno dei fattori rilevanti che può determinare l'aumento o la riduzione dell'assegno pensionistico, è sicuramente l'anzianità contributiva

Inps, Pensioni- Foto Inps.it
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Alcune categorie di lavoratori iscritti a determinate casse previdenziali subiranno una decuratazione degli assegni: ecco il motivo

Per effetto delle nuove normative che sono entrate in vigore quest'anno, tanti lavoratori rischiano di dover fronteggiare un taglio drastico dei trattamenti pensionistici dal 20 al 2,5%, col rischio che l'assegno pensionistico futuro possa dimezzarsi. Per stabilire quanto si percepirà in futuro a titolo di pensione, non è molto facile anche perchè i fattori che possono entrare in gioco sono davvero tanti e dipendono strettamente dal criterio di calcolo adottato. Uno dei fattori rilevanti che può determinare l'aumento o la riduzione dell'assegno pensionistico, è sicuramente l'anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995.

La nota ufficiale dell'Inps

Tutti coloro che non hanno versato contributi al 31 dicembre 1995, si vedranno applicato il sistema contributivo per il calcolo della pensione, che è sicuramente molto più penalizzante rispetto a quello retributivo. Chi ha versato invece dei contributi prima del 31 dicembre 1995 (data in cui è entrata in vigore la riforma Dini), si vedrà applicato il sistema misto. Una nota ufficiale diramata dall'Inps ha spiegato che “il sistema di calcolo contributivo viene applicato sulla quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2012″.

Come funziona il nuovo sistema

Chi ha versato dei contributi col sistema retributivo, avrà dunque un assegno pensionistico più alto. Il recente messaggio dell'Inps (il numero 78 del 03 luglio 2024) ha spiegato che la nuova legge di Bilancio ha stabilito che per gli iscritti a determinate casse previdenziali, le pensioni liquidate a decorrere dal 1° gennaio 2024, secondo il sistema retributivo per anzianità inferiori a 15 anni al 31 dicembre 1995, si vedranno applicate le nuove aliquote previste nella tabella “di cui all’allegato II alla medesima legge di Bilancio 2024″. Si tratta degli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL), alla Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS), alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI) e alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari ed ai coadiutori (CPUG),


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Gli scenari futuri

Per effetto di questa nuova normativa, tutti coloro che appartengono alle casse sopra citate, che non hanno una anzianità contributiva superiore a 15 anni al 31 dicembre 1995, si vedranno applicare una riduzione dell'importo degli assegni pensionistici. Tutto questo in applicazione della modifica applicata alle cosiddette “aliquote di rendimento“, ovvero delle percentuali applicate sulla media delle ultime retribuzioni. Se prima di questa legge le aliquote potevano addirittura sfiorare il 20%, adesso vengono ridotte a quota 2,5%. Tutto ciò comporterà una riduzione importante degli assegni.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.