Oltre alla quattordicesima esistono anche altre misure per poter far lievitare l’assegno mensile: i dettagli
Sono tanti i pensionati italiani che percepiscono importi mensili molto bassi. Soprattutto con la crescita dell’inflazione, per molti pensionati arrivare a fine mese diventa davvero problematico. Nonostante gli importi delle pensioni più basse vengano indicizzate al costo della vita, per molti pensionati riuscire a sbarcare il lunario è una vera e propria impresa. Pochi sanno però che la legge consente di ricevere delle componenti aggiuntive che possono far lievitare l’assegno mensile, quando è troppo basso.
La quattordicesima
L’attuale normativa prevede delle maggiorazioni e delle somme aggiuntive che possono rendere la pensione più corposa. Fra queste spicca sicuramente la quattordicesima mensilità per prestazioni pensionistiche al di sotto del doppio del trattamento minimo. Si tratta di una maggiorazione che viene normalmente erogata per chi ne ha diritto nel mese di luglio. Questo importo in aggiunta alla normale pensione viene erogato solo a quei pensionati che possiedono determinati requisiti reddituali.
La ricostituzione della pensione
Oltre alla quattordicesima, per far lievitare la pensione, i contribuenti possono anche presentare la domanda di ricostituzione della pensione. Con questa domanda di fatto il pensionato segnala all’INPS ulteriori elementi di cui si deve tenere conto nel calcolo della pensione di un contribuente. In questo modo è possibile ricalcolare la pensione alla luce delle nuove evidenze. Generalmente questa domanda si presenta quando il contribuente subisce un taglio di pensione dovuto a mancate comunicazioni reddituali.
L’incremento dell’anzianità contributiva
Per far lievitare la pensione, i pensionati possono far anche ricorso all’incremento dell’anzianità contributiva di due mesi per ogni anno di servizio effettivo svolto successivamente al riconoscimento dello stato di invalidità superiore al 74%. Si tratta di una possibilità che la legge prevede non solo per andare in pensione prima, aumentando i contributi posseduti, ma anche per far lievitare l’importo della pensione. Anche i lavoratori che durante la loro carriera lavorativa sono stati esposti all’amianto possono chiedere un aumento dell’anzianità contributiva. La legge prevede questa possibilità anche ai non vedenti o agli ipovedenti per i quali è prevista una maggiorazione pari a 4 mesi per ogni anno di lavoro svolto. In questo modo si potrà andare prima in pensione o avere un assegno ben più alto. .
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