La Regione Toscana ha deciso di far pagare i servizi sanitari offerti ai cittadini extraeuropei: i dettagli
La sanità, ancora una volta, è finita al centro dell’azione politica, anche per rispondere alle tante esigenze insoddisfatte da parte dei pazienti. Il governo si è adoperato con nuovi provvedimenti per ridurre le liste d’attesa, ma anche le regioni si sono attivate per riformare la sanità come in Toscana, dove il governatore Giani ha deciso di implementare una legge regionale che già esiste, ma che non è stata ancora attuata, a differenza di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Si tratta di una legge finalizzata a far pagare i turisti provenienti da paesi extraeuropei che fruiscono dei servizi sanitari regionali.
La misura servirà a fare cassa
La nuova misura potrebbe consentire alla regione Toscana di poter incassare anche oltre 15 milioni di euro ogni anno anche per via della copiosa presenza di turisti, soprattutto nel corso delle stagioni più calde. I soldi ricavati potrebbero servire a tagliare le liste d’attesa, offrendo un miglior servizio ai pazienti residenti nella regione. Tutto questo vuol dire che, se un turista non UE dovesse avere bisogno di ricorrere alle cure del pronto soccorso in Toscana, sarà costretto a dover sborsare dei quattrini.
Una situazione frequente all’estero
Una misura che è già operativa in tanti paesi europei ed extraeuropei. Anche i turisti italiani che vanno all’estero sono già abituati a dover pagare la sanità in caso di emergenze. Per poter onorare queste spese, molte persone scegliono di coprirsi pagando delle polizze assicurative ad hoc per ricevere cure mediche durante una vacanza all’estero. Si tratta, dunque, di una pratica ormai molto diffusa tra i turisti, in molti paesi dove l’afflusso di turisti è molto elevato.
Non si tratta di privatizzazione della sanità
Secondo la regione Toscana non si tratterebbe di una vera e propria “privatizzazione” della sanità. I flussi turistici, soprattutto in alcune città e in dati periodi dell’anno, aumentano anche considerevolmente l’utenza. I pronto soccorso italiani, soprattutto d’estate, vengono presi d’assalto da parte dei turisti stranieri che hanno necessità di cure, magari a seguito di incidenti o malesseri ordinari, il tutto a spese dei contribuenti italiani. Una situazione che non è tollerata in alcuni paesi, soprattutto negli Stati Uniti dove le cure nei pronto soccorso possono arrivare a costare cifre non indifferenti. E’ molto probabile che la decisione presa dalla Regione Toscana possa essere adottata in futuro anche da altre regioni.
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