Il nuovo decreto riscossione ha introdotto anche l’obbligo di disacrico automatico delle cartelle dopo 5 anni dall’affidamento
Col decreto riscossione è stata rivista e modificata anche la procedura che riguarda l’annullamento delle cartelle esattoriali. Sono state previste, col decreto, anche le ipotesi di discarico del debito, vale a dire di annullamento delle cartelle esattoriali. Si tratta di tutte quelle cartelle che in seguito agli accertamenti, è stata constatata l’impossibilità di recupero e per questa ragione vengono nuovamente riconsegnate all’ente impositore, che nella maggior parte dei casi è l’Agenzia delle entrate.
L’iter di gestione
Una volta che la cartella viene annullata, decade per il debitore l’onere di versare l’importo non pagato. Nel decreto riscossione viene indicato, passo dopo passo, tutto l’iter di gestione dell’attività di recupero da parte dell’ADER, con particolare riferimento alle ipotesi di discarico. Col decreto si è stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2025, deve avvenire il discarico automatico, vale a dire lo stralcio delle cartelle. All’ADER viene concesso un periodo di cinque anni per il recupero del credito. In caso di esito negativo, non si dovrà fare altro che annullare la cartella.
Quando si procede con l’annullamento anticipato
Questa procedura dovrà, in ogni caso, tenere conto di tutte quelle regole già previste dal quadro normativo in vigore, in materia di prescrizione del credito e validità degli atti interruttivi della stessa. Solo in determinati casi è previsto l’annullamento anticipato. L’annullamento anticipato opera solo nei casi di crediti interessati da fallimento del debitore o liquidazione giudiziale o quando è stato constatato senza ombra di dubbio che il debitore non possiede beni intestati aggredibili.
Il discarico e la riassegnazione
L’annullamento non costituisce una sorta di pietra “tombale” sulla cartella. Il decreto, infatti, prevede le ipotesi di riaffidamento del carico nel caso in cui dovesse palesarsi un mutamento importante delle condizioni patrimoniali e reddituali del debitore, fatti sempre salvi le ipotesi di prescrizione. Il discarico automatico si effettuerà al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di cessazione della sospensione, ovvero di conclusione della procedura. Lo stesso si verificherà anche quando si sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza o il debitore ha rateizzato il debito. Stessa cosa vale laddove il contribuente abbia ad esempio usufruito di una rottamazione delle cartelle ancora in vigore al 31 dicembre del quinto anno successivo alla data di affidamento.
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