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Questi sono i fattori che possono fare perdere la pensione anticipata

I requisiti contributivi e anagrafici non sono gli unici che possono determinare il conseguimento della pensione: ecco in quali casi si rischia di non raggiungerla

Questi sono i fattori che possono fare perdere la pensione anticipata
Foto Wikimedia Commons

Ecco quali sono i fattori che possono far perdere la pensione anche se si raggiungono i requisiti contributivi e anagrafici

Sono tanti gli impedimenti che possono rappresentare un ostacolo nel raggiungimento dell’agognata pensione. Non bastano solo i contributi versati e l’età anagrafica per conseguire il diritto alla pensione. Esistono dei fattori insoliti che possono impedire a un lavoratore di andare in pensione, soprattutto se vuole andarci anticipatamente. In questo articolo analizzeremo proprio queste situazioni che possono impedire di andare in pensione nonostante il raggiungimento dei due requisiti principali.

La pensione di vecchiaia

La pensione di vecchiaia, come la pensione anticipata ordinaria, si raggiunge a 67 anni di età e 20 anni di contributi versati. L’attuale normativa prevede che chi non ha contributi versati prima del 1996, per andare in pensione a 67 anni deve aver maturato almeno un assegno mensile, pari almeno all’assegno sociale. Se l’importo maturato non raggiunge questa soglia (anche se soltanto per pochi centesimi) non si potrà andare in pensione. Con l’attuale sistema pensionistico si può verificare potenzialmente la situazione che l’assegno maturato non raggiunga la soglia consentita, perchè si applica il metodo contributivo che non prevede nè integrazioni al minimo, nè maggiorazioni sociali. L’unica alternativa che rimane al lavoratore, ovviamente, sarà quella di continuare a lavorare e versare altri contributi.

Gli altri casi

L’attuale sistema prevede la possibilità di andare in pensione a 71 anni con solo cinque anni di contributi versati. Esistono però alcuni vincoli ostativi che non tutti conoscono. Con la normativa attualmente in vigore si può andare in pensione a 71 anni ma solo con almeno 5 anni di contributi versati. Questa possibilità viene però concessa solo ai cosiddetti contributivi puri. Questo significa che anche un solo contributo versato prima del 1996 non consentirà di maturare la pensione a 71 anni. La misura è riservata a chi ha versato 5, 10 o 15 anni, successivi al 31 dicembre 1995.

Pensioni anticipate e quota 41 per i precoci

Andare in pensione indipendentemente dall’età in Italia è possibile ma in questo caso occorre soddisfare il requisiti anagrafico come nel caso di quota 41. Insomma, con 41 anni di contributi versati si può uscire dal lavoro a qualsiasi età. La legge però richiede necessariamente il versamento di 35 anni di contributi “effettivi”, senza considerare i contributi figurativi per disoccupazione indennizzata dall’INPS o per malattia. In mancanza di questo requisito, non si può andare in pensione anche con 41 anni di contributi versati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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