Quota 103, ecco tutti i sistemi per uscire prima dal mondo del lavoro e quali sono i requisiti
Non tutti sanno come si presenta la domanda per andare in pensione con la quota 103, in virtù delle nuove regole. Anche per il nuovo anno il governo ha deciso di prorogare la possibilità di andare in pensione anticipatamente sfruttando la cosiddetta quota 103, che scaturisce dalla sommatoria tra i 62 anni di età (requisiti anagrafico) e 41 anni di contributi con un valore lordo mensile che non può eccedere il quadruplo del trattamento minimo (2.394,44 euro).
Come e dove fare la domanda per andare in pensione con quota 103
La domanda per la pensione anticipata sfruttando quota 103 va direttamente presentata all’ente di previdenza sfruttando i classici canali che possono essere il portale ufficiale Inps (accedendo alla propria area con le proprie credenziali) oppure contattando il numero verde Inps 803.164 gratuito da rete fissa o lo 06.164.164 da rete mobile. In alternativa è sempre possibile ricorrere al consulto di un esperto rivolgendosi ai patronati o ai caf della propria città, presentando la documentazione richiesta.
Come sapere se si possiedono i requisiti
Per sapere se si è maturati i requisiti bisogna accertarsi magari consultando un esperto che verifica se davvero sono rispettate le finestre mobili per l’effettiva uscita dal lavoro. Nel nuovo anno il governo ha ampliato le finestre per la pensione con quota 103 che sono passate, per effetto della nuova finanziaria, da tre a sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e da sei mesi a nove mesi per i dipendenti pubblici. In virtù di questa modifica, per fare un esempio pratico, i dipendenti pubblici dovranno presentare l’apposita domanda di pensione con quota 103 con un preavviso di nove mesi.
Il caso del personale della scuola
Diverso è il discorso per il personale della scuola che per andare in pensione con gli stessi requisiti avrà tempo entro l’ultimo giorno di febbraio 2024 per presentare la domanda di cessazione dal servizio con effetti dall’inizio dell’anno scolastico o accademico. Serviranno circa 55 giorni di tempo all’Inps per lavorare la pratica se il soggetto appartiene ad un’unica gestione e di 90 giorni se si cumulano più gestioni.
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