Reddito di Cittadinanza Europeo, arriva la proposta che potrebbe cambiare la vita a tanti italiani

Ecco come funzionerebbe questa proposta che è stata presentata dall'ex presidente dell'Inps, Tridico

Ridurre la soglia di povertà e venire incontro alle necessità di coloro che hanno perso il lavoro, sarà l'obiettivo principale dell'Unione Europea nel prossimo futuro. In questo ambito si inserisce anche la proposta presentata da Pasquale Tridico, ex presidente dell'Inps e attuale docente universitario, finalizzata all'istituzione di un Reddito di cittadinanza europeo. Si tratta di un sussidio economico garantito a livello europeo a tutti coloro che risiedono degli Stati membri dell'Unione europea.

Una misura per sostenere le famiglie in difficoltà

Una misura che sarà finalizzata al sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione, nel solco di quanto già avvenuto con il reddito di cittadinanza che è stato introdotto nel nostro paese. Come ha avuto modo di ricordare lo stesso Tridico, nella zona euro non esistono attualmente meccanismi automatici di stabilizzazione economica, pertanto ogni Paese affronta le crisi economiche in maniera del tutto autonoma. La nuova proposta formulata da Tridico impegnerebbe l'Ue a dotarsi di un meccanismo centralizzato di stabilizzazione finanziato dal suo bilancio, in maniera tale da suppportare e aiutare quelle famiglie che non riescono più a sostenersi dal punto di vista economico.

La finalità della misura

Secondo il professor Tridico, il Reddito di Cittadinanza Europeo sarebbe la misura ideale per contrastare l'aumento indiscriminato dei prezzi, promuovendo altresì l'aumento dei salari e stimolando il miglioramento dei servizi pubblici. Il Reddito di Cittadinanza servirebbe a sostenere quelle famiglie il cui reddito si colloca al di sotto della soglia di povertà che varia da Paese a Paese, in base ai relativi costi della vita. Una soglia che in Italia potrebbe aggirarsi attorno agli 800 euro al mese.

Sarà una integrazione del reddito

Il Reddito di Cittadinanza Europeo fungerebbe da integrazione al reddito di coloro che hanno perso il lavoro o il cui reddito è al di sotto della soglia minima di sopravvivenza, soprattutto in una fase in cui i prezzi sono saliti vertiginosamente. In altre realtà europee come la Germania, ad esempio, la soglia potrebbe essere più elevata. Si tratta di una proposta in fase di valutazione che potrebbe essere ufficializzata a breve.