Renée Amato poteva salvarsi, la tragica scoperta: "Christian Sodano l'ha uccisa mentre..."
Strage Cisternia di Latina, Renèe poteva salvarsi, ecco cosa è stato scoperto e come si può aggravare la situazione del 26enne finanziere Christian Sodano.
La strage di Cisterna di Latina, Renée Amato poteva salvarsi
Si parla ancora della strage avvenuta a Cisterna di Latina, l0 scorso 13 febbraio, causata da Christian Sodano, il finanziere 26enne che ha ucciso la madre e la sorella della ex fidanzata Desyrèe Amato che è scampata alla furia dell'uomo. Ciò che è stato scoperto è che Renèe Amato poteva essere salvata perché era ancora viva quando l'autore del femminicidio, le ha esploso il colpo di grazia all'interno della villetta.
La tragica scoperta
Il nuovo quadro, spiega il Giornale, emergerebbe dagli accertamenti effettuati dalla polizia scientifica incrociati con l'autopsia eseguite sulle due vittime. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Renèe Amato poteva salvarsi perché le ferite riportate non erano così gravi da provocarne il decesso. Purtroppo, Sodano le ha sparato successivamente un altro proiettile alla testa, causandone la morte. Il 26enne finanziere nell'interrogatorio successivo alla strage, aveva detto di aver sparato per non fare soffrire Renèe. Ma gli esami lo hanno smentito. Addirittura, emerge che Renèe si stava rialzando quando Sodano l'ha sparata di nuovo con un colpo che è risultato fatale. La traiettoria ricostruita dall'esame balistico parla di colpi esplosi dall'alto verso il basso. Nulla da fare per la madre di Desyrèe, Nicoletta Zomparelli che è morta sul colpo, colpita al volto. La donna, secondo le risultanze della Scientifica, avrebbe istintivamente provato a coprirsi con la mano sul viso. Sono sette i colpi sparati dall'arma del finanziere, tutti andati a segno sui corpi delle due donne.
Come può aggravarsi la situazione di Sodano?
Le risultanze incrociate di autopsia e analisi scientifiche potrebbero aggravare ulteriormente la posizione di Sodano, in quanto finirebbe in dubbio il delitto d’impeto che emergeva dalle dichiarazioni del ragazzo che aveva detto:“Non so perché ho sparato a Renée e Nicoletta, volevo bene a entrambe”. Sodano ha inoltre affermato di aver preso l’arma dall’auto parcheggiata in giardino perché voleva suicidarsi:“Ho detto a Desyrée uccidimi, Nicoletta e Renée hanno visto la pistola e si sono messe a urlare”. Poi la mattanza. Sodano si trova ora a Rebibbia.
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