Riforma fiscale, in arrivo tredicesime più pesanti e meno tasse per i redditi bassi
Il nuovo decreto conterrà anche delle modifiche rilevanti al Testo unico delle imposte sui redditi per quanto concerne in special modo i redditi agrari e dominicali
Con la bozza del decreto attuativo della delega fiscale si ipotizza l'aumento delle tredicesime per alcune categorie di lavoratori
Il decreto attuativo della delega fiscale in materia di Irpef e Ires porterà nelle tasche degli italiani delle tredicesime molto più ricche e una significativa riduzione del prelievo fiscale. Ovviamente, come fanno sapere dal governo, è ancora tutto in itinere, anche perchè si tratta di semplici bozze in revisione, ma presto se ne potrà sapere di più. Dalla bozza si evince che coloro che hanno un reddito complessivo che non supera i 15 mila euro, andrebbero a percepire 80 euro in più nella tredicesima di dicembre.
Le altre novità
Il testo della bozza recita che «salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi, i premi di risultato di ammontare variabile». A partire dal primo gennaio 2025, inoltre, secondo quanto si apprende dalla bozza, la rendita integrativa temporanea anticipata (Rita), sarà riconosciuta soltanto in “ caso di cessazione del rapporto di lavoro per cause diverse dal raggiungimento del requisito pensionistico di qualsiasi genere”. Un vero e proprio giro di vite che ridurrà il numero dei beneficiari di questa forma di pensionamento.
Le ulteriori modifiche
Il nuovo decreto conterrà anche delle modifiche rilevanti al Testo unico delle imposte sui redditi per quanto concerne in special modo i redditi agrari e dominicali. Verrà demandato ad un nuovo dcreto il compito di identificare per i terreni «nuove classi e qualità di coltura al fine di tenere conto dei più evoluti sistemi di coltivazione». Verrà anche effettuato un nuovo censimento dei fabbricati per la produzione agricola in modo tale da separare quei fabbricati destinati al settore primario da quelli adibiti alle attività agrituristiche che rappresentano una parte del business rilevante per le aziende.
Le novità sull'Irpef
Novità sono in arrivo anche per quanto concerne l'Irpef dei lavoratori dipendenti. Il nuovo decreto prevederà che il reddito da lavoro dovrà anche includere «le somme, i servizi e le prestazioni erogati dagli enti bilaterali», vale a dire le organizzazione costituite da imprese e sindacati per il welfare aziendale. Ai fini dell'esenzione Irpef dei contributi sanitari integrativi, questa sarà valida solo se tali contributi derivano da istituti iscritti all'anagrafe dei fondi sanitari. La deducibilità di questi contributi sarà ammessa anche se versata a favore dei familiari, purché non abbiano un reddito superiore a 2.840 euro (4.000 euro per i figli under 24). Una decisa sterzata per agevolare il welfare aziendale per tutta la famiglia.
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