Ecco da quando si potranno accendere i termosifoni in Italia in base alle condizioni climatiche
La fine dell’estate segna anche il crollo delle temperature in attesa che arrivi l’inverno vero e proprio quando dovremo necessariamente accendere i riscaldamenti per contrastare le temperature rigide. Come avviene ormai ogni anno, da diversi anni, le istituzioni, in base all’area geografica, stabilisono i periodi in cui si potranno accendere i termosifoni. L’Italia, infatti, è stata suddivisa in 6 zone climatiche, ad ognuna delle quali viene assegnata una data diversa per l’accensione e lo spegnimento dei termosifoni.
Le zone climatiche
Le zone climatiche variano dalla A alla F. Le zone dalla A alla B comprendono le estreme regioni meridionali e le isole, mentre nella C vengono racchiuse le aree del centro-sud che comprendono anche le province di Napoli e la Puglia. Nella zona D vengono invece racchiuse tutte le province del centro Italia, compresa la città metropolitana di Roma, Firenze, Siena, Pisa, Massa Carrara, Foggia e Avellino. La zona E interessa il centro nord, e include anche Milano, Bologna, Bergamo e Brescia. La zona F, infine, racchiude i comuni più freddi come Cuneo, Belluno e Trento.
Gli orari e i giorni
La normativa attualmente in vigore prevede il numero di ore in cui i riscaldamenti possono rimanere accesi ininterrottamente fino ad un certo orario. Nella zona A, i termosifoni si potranno accendere dall’1 dicembre al 15 marzo dell’anno successivo, con un massimo di sei ore al giorno. Nella zona B, le ore diventano 8 e il periodo va dall’1 dicembre al 15 marzo. Nella zona C, i termosifoni si potranno accendere per 10 ore massimo al giorno, dal 15 novembre 2024 al 31 marzo 2025. La zona D, va dall’1 novembre al 15 aprile, per 12 ore al giorno. La zona F prevede l’accensione per un massimo di 14 ore al giorno dal 15 ottobre 2024 al 15 aprile 2025. Per le zone fredde, i riscaldamenti possono essere accesi ad ogni ora e per tutto l’anno.
I consigli
I consigli per gli utenti sono sempre gli stessi. Occorre adottare determinate precauzioni prima di avviare i termosifoni, stando attenti a controllarne la funzionalità e a svolgere le adeguate operazioni di manutenzione. La norma prevede l’applicazione di multe salate per chi non rispetta la normativa vigente. Si tratta di sanzioni che vanno da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro. Si tratta di multe che possono diventare ancora più salate in caso di recidiva.
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