Il periodo e le ore giornaliere in cui è possibile accendere l’impianto di riscaldamento non sono uguali in tutta Italia: le date previste
Oggi scatta l’ora X per determinate zone del nord Italia che potranno tornare a riaccendere i termosifoni per fronteggiare le basse temperature in base alla tabella stilata dalle normative vigenti. Come è ben noto, il nostro paese è suddiviso in 6 zone climatiche diverse, che vengono differenziate in base alle temperature medie. Ad ogni zona viene assegnato un periodo differente di accensione e spegnimento dei riscaldamenti. Queste condizioni si possono adattare in base al presentarsi di condizioni meteorologiche straordinarie, pertanto sono da ritenere flessibili.
Le date per le zone climatiche più fredde
Le zone climatiche notoriamente più fredde del paese, tra le quali anche le città di Milano, Torino, Bologna e Venezia (zona E), già da oggi avranno la facoltà di accendere i riscaldamenti per un massimo di 14 ore al giorno, fino al 15 aprile. Altre zone come la F che include le province di Belluno, Trento e Cuneo, potranno accendere i riscaldamenti senza alcun limite perchè vengono considerate aree eccessivamente rigide.
Le altre zone climatiche
Nelle zone climatiche notoriamente più calde, come Palermo, Catania o Reggio Calabria (zona B), i riscaldamenti potranno essere accesi solo dal 1° dicembre per un massimo di 8 ore giornaliere. Altre aree che includono le principali città del centro Italia fra le quali anche Roma, Firenze, Genova (zona D) o Napoli (zona C), potranno accendere i riscaldamenti dal 15 novembre al 31 marzo (zona D) e fino al 15 aprile (Zona C). L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha già chiarito che in quest’inverno la spesa per riscaldarsi è destinata a salire. Per pagare le bollette di acqua, luce, gas e telefonia si dovranno spendere circa 1.094,18 €, mentre la prima rata per il riscaldamento si aggirerà sui 393,20 €.
Come prepararsi all’accensione dei riscaldamenti: i consigli
In vista della stagione fredda, è possibile adottare alcuni accorgimenti per prepararsi ad accendere i riscaldamenti evitando sprechi di energia. La prima cosa da fare è sempre quella di migliorare l’isolamento termico della propria abitazione. Tetto, pareti, finestre e porte sono le parti nevralgiche da curare per evitare dispersioni di calore. L’acquisto di materiali isolanti di qualità incide positivamente sul costo della bolletta. Prima di accendere i termosifoni, sarebbe sempre meglio effettuare un check-up completo, spurgando i radiatori per togliere l’aria rimasta intrappolata. In questo modo i termosifoni saranno più efficienti e consumeranno di meno. Quando si parla di consumi, inoltre, una parola chiave è “consapevolezza”: in tal senso è consigliabile istallare dei dispositivi di contabilizzazione del calore in modo da tenere sempre traccia dei consumi, ottimizzando l’uso del riscaldamento in ogni stanza. Infine, un altro consiglio per risparmiare sulle bollette è quello di approfittare del calore naturale del sole durante il giorno: per questo, dunque, nel corso della notte abbassare le tapparelle o chiudere le tende pesanti può fornire un aiuto prezioso nell’ottica del trattenimento del calore all’interno dell’abitazione, migliorando l’isolamento termico.
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