Ecco quali sono le nuove scadenze che si profilano per chi non ha ancora pagato le prime due rate
Un emendamento che è stato presentato al Senato e relativo al cosiddetto decreto Anticipi, potrebbe introdurre la proroga per quanto concerne il pagamento della rottamazione delle cartelle esattoriali per coloro che non lo avessero ancora pagato dopo aver aderito alla rottamazione. Come è noto, i termini per il pagamento sia della prima che della seconda rata sono scaduti e quindi, in teoria, chi non ha onorato il debito dovrebbe decadere dal beneficio: ma le cose potrebbero invece andare diversamente.
Cosa prevede l’emendamento
L’emendamento presentato al Senato e relativo al decreto Anticipi prevede la proroga per tutti quei contribuenti che hanno riscontrato delle difficoltà oggettive nel pagamento delle prime due rate. Infatti, per motivi tecnici, il sistema di pagamento digitale della pubblica amministrazione è andato in tilt più volte proprio nei giorni coincidenti con la scadenza dei due pagamenti. Per questo motivo la proroga si renderebbe necessaria per consentire a chi non ha pagato di poterlo ancora fare senza decadere dal beneficio della rateizzazione.
Cosa accadrà con la proroga
Prorogando i termini, l’erario avrebbe la possibilità di incassare tutte quelle rata che inevitabilmente si perderebbero qualora i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione decadessero dal beneficio. Purtroppo il problema del blocco dei sistemi dei pagamenti digitali si era già verificato in coincidenza con il termine del pagamento della prima rata e si è ripetuta anche in occasione della seconda rata. Purtroppo migliaia sono stati i contribuenti e gli intermediari impossibilitati ad accedere a PagoPA per versare quanto dovuto e non perdere il beneficio della rottamazione.
Le nuove scadenze
La seconda rata della rottamazione è ormai scaduta il 30 novembre, un termine al quale vanno aggiunti anche i 5 giorni di tolleranza. Secondo l’emendamento presentato al Senato, la nuova scadenza sarebbe prorogata al 18 dicembre 2023, permettendo a chi, a oggi, risulta decaduto dalla rottamazione, di poter versare quanto dovuto e sanare la situazione rientrando nei termini della sanatoria. Si ricorda che il pagamento della terza rata è stato fissato per il 28 febbraio 2024.
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