
Saldi invernali 2025, ecco il calendario completo regione per regione e le regole previste dalla legge sui diritti e i doveri dei negozianti
Il mese di gennaio 2025 oltre ad aprire il nuovo anno, aprirà il sipario anche ai saldi invernali, un momento molto atteso da coloro che voglio fare acquisti risparmiando qualche euro. Come avviene ogni anno, saranno le regioni e i comuni a dover stabilire le date dei saldi in ossequio alla prescrizione contenuta nell’art. 15 comma 3 del D. Lgs Bersani n. 114/1998. Si inizia il 4 gennaio 2025 nella maggior parte d’Italia, anche se ci saranno delle eccezioni.
Come viene deciso il calendario
Sebbene la data d’inizio sarà più o meno la stessa in tutto il territorio nazionale, ogni regione mantiene la facoltà di poter decidere autonomamente come regolarsi. Alcune regioni consentiranno anche che vengano effettuate vendite promozionali anche nel periodo antecedente ai saldi. L’obiettivo è sempre quello di rilanciare i consumi e favorire la ripresa economica del paese, consentendo ai negozi di veder crescere il proprio volume di affari.
Il calendario completo
Ad esclusione della Valle d’Aosta dove i saldi prenderanno il via il 2 gennaio, nelle altre regioni italiane occorrerà attendere il 4 gennaio per iniziare ad acquistare i capi di abbigliamento a prezzo di saldo. Le regioni in cui i saldi prenderanno il via sabato 4 gennaio sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Sardegna e Veneto. La durata massima dei saldi non potrà superare i due mesi. Nel Lazio i saldi prenderanno il via il 4 gennaio ma si concluderanno il 15 febbraio, mentre in Liguria la durata massima sarà di 45 giorni. Anche nelle Marche prendeanno il via il 4 gennaio ma si concluderanno l’1 marzo. Infine la Sicilia vedrà iniziare i saldi il 4 gennaio con ultimo giorni fissato il 15 marzo.
Saldi invernali 2025, i consigli delle associazioni dei consumatori
La legge prevede che i negozianti debbano accettare pagamenti con carte di credito anche per l’acquisto di merce in saldo. Non c’è alcun obbligo previsto dalla legge per i negozianti di consentire la prova del capo di abbigliamento di acquistare. Anche la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto viene lasciato alla discrezione dell’esercente a meno che il prodotto non risulti danneggiato o non conforme. In questo caso sarà il negoziante a doversi attivare per riparare il danno o per la sostituzione. I capi che possono essere proposti a prezzo scontato devono avere carattere stagionale.
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