Sanremo 2024, l'intimazione ad Amadeus: “Escludete quel gruppo perchè discrimina le donne...”

Per il Codacons sarebbe un’assoluta ipocrisia quella di consentire la partecipazione dei Le Sad al Festival di Sanremo per i brani ritenuti violenti e misogini

Il conduttore di Sanremo 2023, Amadeus
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In queste ore è arrivata la dura denuncia del Codacons e dell'Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi contro il trio Le Sad

Dopo aver annunciato i cantanti in gara al prossimo festival di Sanremo, sono iniziate le prime beghe per Amadeus, conduttore e direttore artistico della kermesse canora. Questa volta la “minaccia” arriva dal Codacons e dall'Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi, che hanno deciso di presentare una denuncia contro la Rai e Amadeus, contro la partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024. Il motivo? La band avrebbe prodotto brani e video offensivi della dignità delle donne.

La dura presa di posizione del Codacons

Per il Codacons sarebbe un’assoluta ipocrisia quella di consentire la partecipazione al Festival di Sanremo di una band che ha prodotto brani ritenuti violenti e misogini: “Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione di violenza e misoginia”. In un momento storico in cui si sta conducendo una battaglia di principio per estirpare la violenza di genere, secondo i denuncianti, la partecipazione dei Le Sad a Sanremo sarebbe da ritenere quantomeno inopportuna.

Le battaglie recenti del Codacons

Il Codacons è sempre stato in prima linea in questi anni contro la violenza sulle donne istituendo anche uno Sportello anti-stalking nato per supportare le donne vittime di violenza. La stessa associazione dei consumatori aveva lanciato un appello a youtube e alle radio italiane a non dare voce e spazio a quei brani che “contengono frasi violente o aggressive verso le donne".

I risultati finora ottenuti

Uno dei risultati ottenuti dal Codacons nell'ultimo periodo è stato quello di ottenere “l’annullamento del concerto di Capodanno di Emis Killa a Ladispoli". Ma non solo. La stessa associazione ha rivolto un appello alla Siae “affinché rifiuti la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d’autore". Una battaglia che l'associazione adesso vuole proseguire e che intende arrivare anche sul palco di Sanremo, la più famosa e seguita manifestazione canora d'Italia. Adesso si attende la decisione dei vertici Rai e la risposta di Amadeus.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.