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Sara Buratin uccisa da 50 coltellate, i risultati dell’autopsia: “Le ferite erano anche…”

L'autopsia ha fatto luce sulle dinamiche di uccisione di Sara Buratin, ecco cos'ha notato il medico legale analizzando le ferite

Sara Buratin uccisa da 50 coltellate, i risultati dell’autopsia: “Le ferite erano anche…”
Carabinieri e vigili del fuoco durante le ricerche del mezzo inabissatosi ieri pomeriggio nel fiume Bacchiglione, probabilmente appartenente ad Alberto Pittarello, compagno di Sara Buratin, trovata uccisa a coltellate a Bovolenta (Padova), 28 febbraio 2024. ANSA/MICHELE GALVAN

Il dettaglio terrificante emerso durante l’autopsia del cadavere di Sara Buratin: ecco cos’è emerso

Indagini in corso sulla morte di Sara Buratin, la 41enne di Bovolenta (Padova) assassinata nel cortile di casa di sua madre dall’ex compagno Alberto Pittarello, di due anni più giovane e che si è suicidato subito dopo il folle gesto. L’uomo, il cui cadavere è stato trovato due giorni fa nel fiume Bacchiglione, ha accoltellato ripetutamente l’ex fidanzata trafiggendole il corpo in più punti, tuttavia dall’autopsia sono emersi dei dettagli davvero scioccanti sull’uccisione della Buratin. Ecco di cosa si tratta, come riportato da Leggo.it.

La ferocia di Pittarello

A scioccare il medico legale, che si è occupato dell’analisi del cadavere di Sara, è sia il numero di coltellate (venti) inflitte alla donna che la ferocia del suo killer. Pittarello non si è fermato alla schiena ma avrebbe ferito gravemente l’ex fidanzata anche alla parte anteriore del corpo, un terribile caso di “overkilling” (ovvero l’andare al di là della necessità immediata di uccidere la vittima, quindi scaricare sul suo corpo tutta la rabbia e il bisogno incontenibile di eliminarla).

Caso chiuso?

Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere elementi utili a ricostruire al 100% la tragedia, tuttavia il caso sarà ovviamente chiuso avendo identificato l’autore del femminicidio. Alberto Pittarello, dopo aver ucciso brutalmente Sara Buratin, si è diretto verso il fiume Bacchiglione a bordo di un furgoncino (che infatti non si trovava più da giorni) e si è immerso in acqua a bordo del veicolo, perdendo la vita per annegamento volontario.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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