Sciopero della scuola domani, venerdì 15 novembre 2024: lezioni a rischio. Ecco perché

Venerdì 15 novembre 2024 sciopero delle scuole in tutta Italia: le richieste di docenti e personale scolastico

Scuola - Foto Pixabay
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Scuole e università a rischio blocco in Italia per lo sciopero del 15 novembre 2024: tutto ciò che c'è da sapere

Venerdì 15 novembre 2024 le attività scolastiche e universitarie potrebbero subire interruzioni su tutto il territorio italiano a causa di uno sciopero nazionale proclamato dal sindacato Anief: dopo l'agitazione avvenuta lo scorso 31 ottobre, infatti, il personale scolastico torna a protestare stavolta con una richiesta più ampia di partecipazione. Anche le famiglie sono state avvisate in anticipo dalle scuole della possibilità che i servizi e le lezioni non saranno garantiti il 15/11. Lo sciopero coinvolgerà docenti, personale ATA ed educativo. Ecco quali sono i motivi dello sciopero, stando al comunicato del sindacato.

I motivi adello sciopero

Anief, il sindacato promotore dello sciopero delle scuole in tutta Italia, ha reso noto che la protesta è mirata principalmente contro il ricorso eccessivo ai contratti a termine, problema che ha portato a una struttura del personale instabile e a un costante aumento dell'età media degli insegnanti. Il Presidente Anief, Marcello Pacifico, sottolinea che negli ultimi anni lo Stato italiano ha ridotto i posti di ruolo e raddoppiato il numero di contratti temporanei; inoltre Pacifico ha espresso preoccupazione per l'alto livello di burnout tra il personale scolastico e ha chiesto che venga rivista l'età pensionabile, proponendo inoltre il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, considerato “un requisito indispensabile per l'accesso alla professione“.

La mobilitazione studentesca a sostegno della protesta

Anche gli studenti parteciperanno alla mobilitazione con lo slogan “Vogliamo potere“, promosso dall'Unione degli Studenti; questo sindacato studentesco ha annunciato cortei e iniziative di piazza per richiamare l'attenzione su un sistema scolastico considerato “carente e incapace di incentivare lo sviluppo del pensiero critico“. Contestati anche i continui tagli ai fondi pubblici e una didattica troppo centrata sulla valutazione numerica. La manifestazione principale è prevista per venerdì 15/11 a Roma con un corteo che partirà da piazza San Cosimato alle ore 9.30 e coinvolgerà anche diverse associazioni e realtà sociali, tutte unite nella richiesta di una riforma sostanziale del sistema scolastico e universitario.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.