Sciopero supermercati, ecco quando potrebbe fermarsi tutto: sindacati in rivolta, il motivo
La richiesta che ha portato alla rottura della trattativa è stata quella di barattare determinati diritti dei dipendenti con il riconoscimento economico di 240 euro lordi mensili in più
I supermercati si fermeranno a causa della protesta per il rinnovo contrattuale: ecco quando e cosa sta succedendo
La protesta dei lavoratori dei supermercati proseguirà anche a fine aprile con un nuovo sciopero che è stato già proclamato dalle principali sigle sindacali, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, nell'ambito delle trattative per il rinnovo del contratto con Federdistribuzione. Le parti sociali hanno deciso le “mobilitazioni continueranno per le aziende associate a Federdistribuzione fino a quando non sarà rinnovato il contratto". E' molto probabile che in seguito allo sciopero proclamato per la giornata di giovedì 25 aprile, molti supermercati rimarranno chiusi.
I motivi della protesta
Dopo la protesta avvenuta alla vigilia di Pasqua, adesso l'obiettivo dei sindacati è quello di bloccare le attività dei supermercati nel corso della prossima festività, ossia il giovedì 25 aprile, l'anniversario della liberazione d'Italia. Il nodo da sciogliere rimane ancora l'accordo con Federdistribuzione, restia ad accettare le condizioni poste dai sindacati, dopo che gli stessi sindacati hanno raggiunto un accordo soddisfacente con Confcommercio e Confesercenti. L'atteggiamento di estrema chiusura del sindacato della Gdo, si è giunto alla rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata, ma solo per gli esercizi commerciali che aderiscono a Federdistribuzione.
La proposta rigettata dai sindacati
“Tantissimi supermercati hanno dovuto chiudere: c'è un'adesione importante con punte del 90% e 100% – sono state le parole pronunciate da Nella Milazzo della Filcams”. La richiesta che ha portato alla rottura della trattativa è stata quella di barattare determinati diritti dei dipendenti con il riconoscimento economico di 240 euro lordi mensili in più. Una proposta che i sindacati hanno ritenuto irricevibile e che porterà alla nuova mobilitazione del 25 aprile, a meno che non si riesca a trovare in extremis un punto di intesa.
La posizione di Federdistribuzione
Diversa è la posizione della Federdistribuzione che continua a ritenere “risicata" attorno all’8 o al 9%, la partecipazione dei lavoratori alla mobilitazione di Pasqua. Con una nota, il sindacato della Gdo, ha ribadito la propria disponibilità a proseguire le trattative per non alimentare ulteriormente il conflitto, sostenendo inoltre che “la propria posizione negoziale è sempre stata costruttiva. Le organizzazioni sindacali nel corso degli ultimi incontri hanno chiesto diverse modifiche normative al contratto collettivo nazionale e Federdistribuzione ha proposto soluzioni che non danneggiano i diritti dei lavoratori, non causano precarietà ma aiutano il settore del retail a seguire uno sviluppo coerente e sostenibile”. Una querelle che è destinata a proseguire ancora a lungo e che potrebbe avere un impatto sull'operatività di molti supermercati.
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