Scomparsa Denise Pipitone, il duro atto d'accusa della madre: "Mele marce nella polizia...."
Secondo la Maggio l’indagine è stata viziata da comportamenti errati, che avevano a che fare con amicizie e conoscenze varie con soggetti coinvolti nell’indagine
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Ecco il pesantissimo sfogo di mamma Piera Maggio contro alcuni ex esponenti delle forze dell’ordine
La scomparsa di Denise Pipitone fa ancora male all'opinione pubblica per le circostanze nelle quali è maturata per il fitto alone di mistero che circonda questa vicenda che ha inquietato le coscienze di tanta gente, da sempre solidale con la famiglia della piccola bambina. Con un post sul proprio profilo social, la mamma di Denise si è sfogata in modo violento attaccando soprattutto l'operato delle forze dell'Ordine che non sarebbe stato del tutto trasparente.
L'atto di accusa della Maggio
“Purtroppo all'interno di un nucleo operativo di forze dell'ordine di Mazara del Vallo, ancora oggi, emerge quella parte di mela marcia che ci conferma che l'operato di alcuni nell'indagine è stato svolto con il pregiudizio e la convinzione del non coinvolgimento di quelle persone da noi subito segnalate". L'attacco senza peli sulla lingua di Piero Maggio è diretto ad alcuni ex esponenti delle forze dell'ordine che in questi 20 anni non si sarebbero prodigati correttamente nelle indagini sulla scomparsa della piccola bambina di 4 anni, della quale si sono perse le tracce l'1 settembre del 2004.
L'episodio dell'alterco del marito con un ex investigatore
Nel suo post, Piera Maggio ha citato l'episodio relativo ad un acceso diverbio tra il marito (padre della bambina scomparsa) e un ex investigatore delle forze dell'ordine in cui sarebbe emersa la “mentalità malsana, incompetenza ed errori d'indagine volutamente commessi". L'ex investigatore addirittura avrebbe puntato il dito proprio sui genitori della bambina rei di aver contribuito al mancato ritrovamento della piccola Denise: “Vi lascio immaginare l'ignoranza ma soprattutto la malvagità nel formulare accuse (del nulla) a due genitori a cui hanno rapito la loro bambina e che vivono nel dolore" è stata la chiosa di Piera Maggio nel suo lungo intervento.
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Le scuse di Piera Maggio alla figlia
Secondo la Maggio, le indagini sarebbero state condizionate negativamente da “amicizie e conoscenze varie con soggetti coinvolti nell'indagine. L'innaturale ambiente di quel periodo avrebbe favorito, a suo dire, una “buona e delicata indagine che doveva essere avulsa da ogni conoscenza che andava in conflitto con la ricerca della verità". La conclusione della mamma di Denise nel suo post è mirata a coloro che non sanno svolgere il loro mestiere con un pensiero dedicato alla figlioletta della quale si sono perse le tracce: “Denise, ti chiediamo scusa noi per aver avuto a che fare con gente senza cuore, né dignità né senso di giustizia".
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.