Sharon Verzeni, gli aggiornamenti sulle indagini
Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a Terzo d’Isola poco prima dell’1 di notte dello scorso 30 luglio 2024 – come riportato da “Open.online” – si stanno concentrando sulle passeggiate serali della donna. Nella zona vi sono circa 50 telecamere dalle quale si stanno analizzando migliaia di filmati: sotto la lente di ingrandimento non vi sono solo i video della sera del delitto, ma anche quelli che risalgono ad una settimana prima dell’omicidio perché non si esclude che Sharon potesse conoscere il suo assassino e che potesse averlo incrociato altre volte durante le sue passeggiate serali.
L’ultima indiscrezione
In queste ore – come riportato da “Open.online”- l’ultima indiscrezione emersa dagli ambienti investigativi riguarda il fatto che durante la notte nella quale Sharon Verzeni è stata uccisa, le telecamere anno immortalato un uomo in bicicletta proprio nella zona di via Castegnate: vi sarebbero, infatti, dei frame che individuano l’uomo proprio nell’ora del delitto, mentre si trova a percorrere la strada contromano. Le ipotesi sul tavolo al momento sono due: potrebbe trattarsi di un testimone cruciale per risalire all’assassino o potrebbe anche trattarsi dell’uomo che ha ucciso Sharon con 4 coltellate.
Roberta Bruzzoni non ha dubbi: “Prima di essere uccisa Sharon ha avuto…”
Stando a quanto si apprende, per le sue passeggiate serali Sharon non aveva un percorso fisso, a volte capitava che uscisse con il suo compagno Sergio Ruocco con il quale spesso variava il tragitto percorso tra le strade del paese. La sera del delitto era uscita da sola, arrivando fino al centro sportivo per poi proseguire fino a via Castegnate: si tratta – come si legge su “Open.online” di pochi passi in considerazione del tempo impiegato, un dettaglio sul quale si è concentrata anche Roberta Bruzzone. La nota criminologa, infatti, sentita dall’Adnkronos, ha dichiarato: “La dinamica del delitto indica chiaramente che Sharon ha avuto un’interazione prolungata con il suo carnefice prima di essere uccisa“. La Bruzzone spiega che la 33enne aveva “percorso 630 metri in 50 minuti”: proprio in quel lasso di tempo il cellulare di Sharon aveva generato traffico, anche se non è ancora chiaro se si sia trattato di messaggi o chiamate. La Bruzzone poi aggiunge che non si è trattato di un’aggressione improvvisa, ma di un incontro prolungato nel corso del quale Sharon ha interagito con l’assassino.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.