Sharon Verzeni uccisa, in un video si vedono due ombre: 'Gli inquirenti sospettano che...'

Sharon Verzeni, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso due ombre sospette. Proseguono le indagini sull'omicidio della 33enne.

Si chiamava Sharon Verzeni la donna uccisa la scorsa notte a Terno d'Isola, in provincia di Brescia, e di professione faceva l'estetista. Era originaria di Bottanuco e da tre anni viveva a Terno d'Isola. FACEBOOK / Sharon Verzeni + ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA + NPK
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Sharon Verzeni uccisa, ecco cosa hanno ripreso le telecamere di sorveglianza

Gli inquirenti stanno indagando sull'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne assassinata in provincia di Bergamo. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso due persone sospette intorno all'una di notte di martedì 30 luglio. A quell'ora la donna stava passeggiando poco lontano da casa, a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo. Si tratta di due ombre scure che si muovono veloci nel buio, tra via Castegnate e piazza 7 Martiri, come riporta TgCom.

Il sospetto

I carabinieri che indagano sulla donna accoltellata nella notte stanno lavorando su queste sagome, cercando di scoprire di chi si tratta. Gli inquirenti sospettano che forse il killer la stesse aspettando per ucciderla. Gli investigatori stanno esaminando anche i video degli impianti di sorveglianza dei dintorni. Video di banche, ville, locali, alla ricerca di eventuali riscontri. Dall'esame dei rifiuti si è trovato poco materiale.

Le passeggiate notturne della donna

Gli inquirenti stanno indagando sulle frequentazioni della coppia. In particolare vogliono far luce sulle ultime chiamate dei cellulari e sull'abitudine delle passeggiate notturne di Sharon, in cui di solito il fidanzato l'accompagnava. Quella sera però il compagno non è andato. I familiari di Sharon assicurano che “Sergio è un ragazzo a posto“. L'uscita dopo cena era un'abitudine perché glielo aveva chiesto la dietologa per perdere qualche chilo, spiegano i parenti della vittima. Gli inquirenti sospettano che anche il killer fosse a conoscenza di queste passeggiate e quindi forse la aspettava.


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Il movente

E' quasi certo che la rapina non fosse un movente, anche perché il portafoglio era rimasto a casa e il killer non le ha rubato il cellulare, con cui lei stessa ha chiamato il 112. Il mistero quindi è ancora fitto e le indagini dei prossimi giorni potranno far luce su questo omicidio che ha sconvolto la comunità locale.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.