Si getta dal nono piano con la figlia, Giulia Lavatura rivela: “Ero stressata da…”
Torniamo sul caso della donna che si è buttata giù dal nono piano con la figlia Wendy di 6 anni in braccio che non ce l’ha fatta a sopravvivere alla caduta. E’ sopravvissuta, invece, la mamma 41enne Giulia Lavatura. Ma vediamo cosa è emerso dall’interrogatorio effettuato all’ospedale Bufalini, come riporta Leggo.it., dove la donna è piantonata in stato di arresto.
Cosa ha rivelato Giulia Lavatura
Giulia Lavatura era ossessionata dai lavori del Superbonus 110. Come riporta il Resto del Carlino, la donna nel suo testamento pubblicato su facebook, diceva che “600 mila euro erano troppi per me, anche mia figlia sarebbe stata indebitata e io non potevo lasciarla in questa situazione”.
Cosa si sa dalle ricostruzioni
Secondo le ricostruzioni, i lavori del Superbonus non erano quelli del palazzo dove viveva la famiglia e dove si è consumata la vera tragedia, ma quelli di una casa a Bagnacavallo, di proprietà dei due coniugi e che preoccupavano anche il marito. Ecco le parole di Giulia Lavatura al Pm Stefano Stargiotti, riportate sempre da Il Resto del Carlino: “È un pensiero che avevo dal 22 dicembre, io e mio marito, vedendo nell’applicazione che non erano stati caricati nemmeno i nostri documenti. Eravamo stressati per i bonus anche se avevamo ottenuto la cessione del credito“. Per l’avvocato della donna, il cui arresto è stato convalidato, quei lavori sarebbero stati la “goccia che ha fatto traboccare il vaso“.
Alto rischio di suicidio
Il Gip del tribunale di Ravenna Andrea Galanti, come chiesto dal Pm Stefano Sargiotti, ha convalidato l’arresto della polizia nei confronti di Giulia Lavatura. Il giudice ha anche applicato all’indagata una misura cautelare in clinica: all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trova ricoverata la donna, fino alle dimissioni e poi alla Psichiatria di Ravenna. Nell’ordinanza il giudice ha rilevato che il rischio di un gesto estremo è alto. La difesa, ovvero il legale Massimo Ricci Maccarini, ha anticipato che a breve presenterà formale richiesta di perizia psichiatrica. Sul caso, già alcuni psichiatri si sono fatti avanti offrendo collaborazione gratuita.
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