Si presenta in caserma con il cadavere della moglie
Purtroppo si continuano a leggere certe notizie, ci riferiamo al femminicidio che continua a manifestarsi sempre più spesso. Il delitto si è consumato a Modena nella notte tra lunedì e martedì. Un uomo di 48 anni, Andrea Paltrinieri, si è presentato nel cuore della notte al comando dei carabinieri con il cadavere della moglie, una donna di 41 anni, medico molto noto in Austria e madre di due bambini di 2 e 3 anni. Per loro la mamma era tornata a Modena, voleva prenderli con sé e portarli all’estero, dove abitava. E’ quanto riportato dal corriere.it.
Dov’era il cadavere della vittima di femminicidio
Il corpo senza vita della 41enne si trovava nel bagagliaio di un furgone: la donna era rannicchiata, con il capo infilato in un sacco nero, legato al collo con un cavo elettrico: rimosso il lucchetto, i militari hanno trovato anche una cintura stretta sempre intorno al collo. La vittima è stata strangolata, probabilmente qualche ora prima di essere caricata nel veicolo.
Guerra legale per i figli
La vittima era italiana ma di origine russe e viveva in Austria, come è emerso dalle prime indagini. La 41enne aveva avviato davanti all’autorità giudiziaria di Innsbruck, in Austria, una procedura per regolamentare l’affidamento prevalente dei due figli minori e l’esercizio del diritto di visita. Il 17 maggio 2023 era sta decisa la collocazione prevalente nell’abitazione della madre e il diritto di visita al padre. A gennaio l’indagato di femminicidio aveva fatto ricorso al tribunale civile di Modena per separazione con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione austriaca.
L’omicida non voleva arrendersi
Nonostante il ricorso del marito, il tribunale modenese aveva confermato le disposizioni di Innsbruck. I giudici informano la procura, senza assumere provvedimenti temporanei urgenti, essendoci già una decisione di un giudice straniero comunitario, riconoscibile in Italia. A maggio c’era la questione preliminare della giurisdizione (ovvero la competenza territoriale). A febbraio la vittima aveva presentato un’altra istanza al tribunale di Innsbruck, per ottenere l’affidamento esclusivo dei due figli.
Strangolata con un cavo elettrico
Dalle prime indiscrezioni, la donna pare fosse tornata a Modena proprio per riprendersi i due figlioletti e riportarli a casa, quando è stata uccisa dal marito con un cavo elettrico e poi una cintura stretta al collo. Arrestato, l’autore del femminicidio sarà interrogato nelle prossime ore. La donna era un medico con due lauree, una in Medicina e una in Odontoiatria. Risiedeva da tempo in Austria e lavorava presso una clinica di Innsbruck. Aveva anche lavorato in precedenza, in strutture ospedaliere in Italia, in Trentino e anche in provincia di Bologna.
Ma cosa era successo ieri?
Come riportato da il Resto del Carlino, proprio ieri c’era stata la sentenza del tribunale di Innsbruck che aveva sancito l’affido condiviso dei due figli dell’ex coppia, ma anche che i piccoli sarebbero rimasti a vivere con la mamma. Il padre avrebbe avuto diritto di visita ma nei tempi e nei modi che andavano concordati con la madre. E soprattutto, avrebbero vissuto in un’altra città.
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