Si reca al pronto soccorso per un malore, i medici scoprono che aveva in pancia un'arsenale di oggetti metallici: dove è accaduta l'incredibile storia
L'intervento è durato complessivamente un'ora e mezza, ma fortunatamente si è concluso in maniera soddisfacente
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L'uomo si è presentato al pronto soccorso con una forte anemia: ecco cosa è successo dopo la lastra
Ha dell'incredibile quanto accaduto negli scorsi giorni nel pronto soccorso di Latina. La storia che stiamo per raccontare riguarda un uomo di mezza età costretto a dover ricorrere alle cure tempestive dell'ospedale Santa Maria Goretti per una forte anemia che lo ha reso privo di forze. Già nei giorni precedenti all'uomo era stato riscontrato un valore basso di emoglobina e i rimedi che gli erano stati prospettati non avevano sortito alcun effetto, ma solo dopo si è scoperto il motivo.
L'esito sconvolgente della lastra
Per approfondire la questione e vederci più chiaro, i medici del pronto soccorso di Latina hanno deciso di trasferire l'uomo all'Istituto Maro Pasquali dove è stato sottoposto ad una lastra i cui esiti sono stati a dir poco sconvolgenti. Nello stomaco dell'uomo, infatti, sono stati ritrovati numerosi oggetti metallici fra i quali anche chiavi, forchette e bulloni. Per questa ragione l'uomo è stato sottoosto d'urgenza ad un intervento chirurgico per scongiurare il peggio.
L'impressionante sequenza di oggetti ritrovati all'interno dello stomaco
Secondo i medici dell'Istituto Pasquali, potrebbe trattarsi di un caso di picacismo, un disturbo del comportamento che porta gli esseri umani ad ingerire oggetti metallici. Nel corso degli anni si è scoperto che l'uomo ha ingerito ben 22 batterie, 23 spille touch, 22 mollette da bucato, punte per il trapano, brugole, chiavi, pezzi di vetro e di ceramica, monete e accendini, oltre a forchette e bulloni. Un vero e proprio arsenale di metalli che i medici hanno rimosso oggetto per oggetto per strappare l'uomo ad una morte certa. CONTINUA A LEGGERE…
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Le parole del professore che ha operato l'uomo
L'intervento è durato complessivamente un'ora e mezza, ma fortunatamente si è concluso in maniera soddisfacente. Come ha avuto modo di spiegare il professor Giuseppe Cavallaro, responsabile dell'Unità operativa di chirurgia generale dell'Icot, al sito Fanpage, il salvataggio dell'uomo ha davvero del miracoloso tenuto conto che molti esseri umani muoiono anche per aver ingerito solo uno degli oggetti che l'uomo aveva in pancia. “Se pensiamo che ingerendo una batteria – ha spiegato l'esperto – dopo qualche ora si resta intossicati per la fuoriuscita degli acidi, allora si può capire come nel nostro caso ci troviamo davanti ad un evento davvero eccezionale”.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.