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Martedì 15 Aprile
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Stefano Argentino, il biglietto scritto dalla mamma e mandato all’altro figlio: ”Voleva…”

Stefano Argentino è indagato per l'omicidio di Sara Campanella: ecco il biglietto scritto dalla madre del ragazzo e mandato all'altro figlio

Stefano Argentino, il biglietto scritto dalla mamma e mandato all’altro figlio: ”Voleva…”
Stefano Argentino, 27enne, di Noto (Siracusa). Foto tratta dal suo profilo Instagram. Fonte foto: ansa.it

L’uccisione di Sara Campanella per cui è indagato per omicidio Stefano Argentino

Le indagini proseguono per far luce sui dettagli del femminicidio di Sara Campanella, la giovane accoltellata a morte nel pomeriggio del 31 marzo, vicino al Policlinico di Messina, doveva aveva appena terminato una lezione universitaria. In carcere si trova Stefano Argentino, accusato di omicidio: dalle indagini è emerso che il giovane avrebbe tentato per due anni, di convincere insistentemente la vittima a uscire con lui. Il giorno del delitto, dopo averla aspettata, l’ha seguita mentre già nascondeva un coltello e, a seguito di una discussione, l’ha colpita diverse volte. Sara ha provato ad allontanarsi ma senza riuscirci. Purtroppo, poco dopo il suo arrivo in ospedale è deceduta, dopo diversi minuti di agonia, come riferito dal medico legale incaricato di eseguire l’autopsia. Stefano Argentino è al momento indagato per omicidio con l’aggravante della premeditazione, dei futili motivi e della crudeltà. E’ quanto riporta Fanpage.it.

L’arma del delitto

Tra i vari aspetti su cui si stanno focalizzando le indagini dei carabinieri figura anche la conferma dell’arma del delitto. In questi giorni, i Ris stanno esaminando un coltello ritrovato a 200 metri di distanza dal luogo in cui è stato commesso il femminicidio. Si aspetta ancora la conferma ufficiale che quel coltello sia stato utilizzato dal presunto assassino. Tuttavia, secondo quanto riportato da fonti investigatevi a Fanpage.it, nella casa di Noto dove è stato rintracciato l’indagato non è stata trovata l’arma del delitto. Ciò lascia pensare che il ragazzo si sia liberato della stessa prima di contattare la madre e di tornare a casa con lei.

Il secondo punto da chiarire

In una dichiarazione spontanea rilasciata ai carabinieri di Messina, la madre ha smentito le informazioni diffuse, secondo le quali avrebbe aiutato il figlio a fuggire dopo l’omicidio. I legali dell’indagato, Stefano Andolina e Rosa Campisi, hanno chiarito a Fanpage.it che, il giorno dell’uccisione di Sara Campanella, Stefano Argentino l’ha contattata in uno stato di grande disperazione, minacciando di suicidarsi. Tuttavia, durante quella chiamata, non ha mai accennato al delitto, parlando solo di una vita fallita. La donna si è quindi precipitata a Messina, e durante il viaggio, mentre si trovava nei pressi di Noto, ha mantenuto un dialogo continuo con il figlio, con il timore che potesse compiere un gesto estremo, togliersi la vita, se avesse interrotto la telefonata. E’ da sottolineare, come ribadito dalla signora, che lei non era stata messa a conoscenza dell’omicidio, né quando si recava a Messina, né durante il viaggio di ritorno a casa a Noto insieme a Stefano. Solo pochi minuti prima di arrivare a destinazione, il ragazzo ha confessato l’omicidio.

Il biglietto scritto dalla madre di Stefano Argentino

Sono trascorsi pochi minuti e i carabinieri hanno rintracciato e arrestato l’indagato. Nella perquisizione, hanno scoperto nel cellulare della madre un biglietto da lei scritto, successivamente fotografato e inviato al suo altro figlio. Nel messaggio, la madre affermava che si sarebbe assentata da casa per un paio di giorni per colpa di alcuni problemi di salute. Questo ha sollevato l’ipotesi che volesse dedicare quel tempo ad assistere il figlio. Tuttavia, sorge il dubbio che stesse pianificando un tentativo di fuga. La questione non è ancora chiara. Gli avvocati di Stefano Argentino ha voluto sottolineare che anche la madre è una donna distrutta dal dolore. Concedendo un’intervista a Fanpage.it, i legali hanno spiegato che per proteggere l’altro figlio dalla tragedia, la madre di Stefano Argentino ha deciso di andare con l’indagato nel Bed & Breakfast di famiglia nel centro storico di Noto. Gli avvocati hanno anche chiarito che la signora non aveva le risorse economiche per allontanarsi dal loro assistito per lungo tempo, e che la sua intenzione era piuttosto quella di assicurarsi che non avesse intenzioni di togliersi la vita, per poi agire correttamente, ovvero rivolgendosi ai carabinieri. Ma i legali di Stefano Argentino hanno aggiunto ulteriori dettagli: che era circa mezzanotte il giorno dell’omicidio quando la signora ha preso un biglietto e ha scritto all’altro figlio. Non poteva contattarlo telefonicamente, poiché avrebbe potuto intuire che qualcosa non andava. Così ha fotografato il biglietto e inviato l’immagine. L’intenzione non era quella di far scappare il figlio, ma piuttosto di guadagnare tempo e verificare che non avrebbe compiuto un gesto estremo. Dopo 10 minuti sono arrivati i carabinieri. Oggi, martedì 8 aprile, gli avvocati hanno incontrato ancora una volta Stefano Argentino in carcere, discutendo con lui del giorno del delitto, ma il contenuto del colloquio rimarrà riservato.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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